Serge Reggiani: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nativo del popolare rione reggiano di [[Ville di Reggio Emilia#Santa Croce|Santa Croce]]<ref>[http://ricerca.gelocal.it/gazzettadireggio/archivio/gazzettadireggio/2004/07/24/EL1PO_EL101.html "Reggio piange il suo grande Serge Reggiani", Articolo de La Gazzetta di Reggio Emilia del 24 luglio 2004]</ref>, emigrò in [[Francia]] nel [[1930]] al seguito della famiglia per sfuggire al [[Fascismo]], in quanto il padre, Ferruccio Reggiani, era un parrucchiere di idee antifasciste. I Reggiani si stabilirono inizialmente a [[Yvetot]] in [[Normandia]] e poi successivamente a [[Parigi]] nella zona di ''Faubourg Saint-Denis'', dove il padre continuò a svolgere attività di parrucchiere che lo stesso Sergio praticò come apprendista.
 
Si dedicò giovanissimo al [[teatro]], e nel [[1937]] si iscrisse al conservatorio delle arti drammatiche dove ottenne il primo premio, ma dopo aver ricoperto piccoli ruoli in teatro ed al cinema, e nel [[1939]], si iscrisse al [[Conservatoire national supérieur d'art dramatique|Conservatorio nazionale d’arte drammatica]] dal quale otterrà due premi in dramma e commedia. Diede eccellenti prove del suo talento sia nel repertorio classico ([[Jean Racine]] e [[Lope de Vega]]) che in quello moderno ([[Armand Salacrou]], [[Jean-Paul Sartre]] e [[Jean Cocteau]]). Nel [[1942]], avvenne l'esordio nel [[cinema]], ma inizialmente interpretò ruoli secondari. Durante la [[seconda guerra mondiale]], con l'invasione nazista di Parigi, Reggiani fu costretto a fuggire dalla città per evitare il lavoro obbligatorio in [[Germania]], e il servizio di leva nell'esercito italiano.
[[File:Giacobini 60.jpg|left|thumb|[[Davide Montemurri]] e Serge Reggiani neinello sceneggiato ''[[I Giacobini (sceneggiato televisivo)|IGiacobini]]'' della [[RAI]] tv [[(1963]])]]
 
Nel [[1948]] ottenne la cittadinanza francese, tre anni dopo aver sposato l'attrice Janine Darcey, da cui avrà due figli. Negli anni successivi cominciò ad interpretare ruoli cinematografici più importanti come nei film ''[[Manon (film 1949)|Manon]]'', ma soprattutto il ''[[Casco d'oro (film 1952)|Casco d'oro]]'' del [[1952]]. Amico di [[Yves Montand]] e di [[Simone Signoret]], conobbe a casa loro nel [[1963]], Jacques Canetti, uno scopritore di talenti dell'universo della musica, che gli propose di intraprendere la carriera di cantante. Da lì Reggiani iniziò la carriera come [[chansonnier]], in cui spesso collaborò con la cantante [[Barbara (cantante)|Barbara]].
Durante la [[seconda guerra mondiale]], con l'invasione nazista di Parigi, Reggiani fu costretto a fuggire dalla città per evitare il lavoro obbligatorio in [[Germania]], e il servizio di leva nell'esercito italiano.
 
Gli anni 1970 furono gli anni in cui l'attore vide raggiungere l'apice del proprio successo sia nel cinema che nella musica. Nel 1973 incise un [[Long playing|LP]] "''Poètes''" per la Polydor. Tra le sue canzoni di grande successo, vi sono ''Le Barbier de Belleville'', ''Ma Libertè'' e ''Les Loups''. Lavorò pure per il cinema italiano con i film ''[[Manù il contrabbandiere]]'', ''[[Bufere]]'', ma soprattutto con ''[[Tutti a casa]]'', diretto da [[Luigi Comencini]] e al fianco di [[Alberto Sordi]], ''[[Il Gattopardo (film)|Il Gattopardo]]'' di [[Luchino Visconti]] e ''[[Il giorno della civetta]]'' di [[Damiano Damiani]]. Recitò anche per la televisione italiana, in sceneggiati come ''[[I Giacobini (sceneggiato televisivo)|I Giacobini]]'' di [[Federico Zardi]] per la regia di [[Edmo Fenoglio]].
Nel [[1948]] ottenne la cittadinanza francese, tre anni dopo aver sposato l'attrice Janine Darcey, da cui avrà due figli. Negli anni successivi cominciò ad interpretare ruoli cinematografici più importanti come nei film ''[[Manon (film 1949)|Manon]]'', ma soprattutto il ''[[Casco d'oro (film 1952)|Casco d'oro]]'' del [[1952]]. Amico di [[Yves Montand]] e di [[Simone Signoret]], conobbe a casa loro nel [[1963]], Jacques Canetti, uno scopritore di talenti dell'universo della musica, che gli propose di intraprendere la carriera di cantante. Da lì Reggiani iniziò la carriera come [[chansonnier]], in cui spesso collaborò con la cantante [[Barbara (cantante)|Barbara]].
[[File:Giacobini 60.jpg|left|thumb|[[Davide Montemurri]] e Serge Reggiani nei ''Giacobini'' [[RAI]] tv [[1963]]]]
Gli [[anni 1970|anni settanta]] furono gli anni in cui l'attore vide raggiungere l'apice del proprio successo sia nel cinema che nella musica. Nel [[1973]] incise un [[Long playing|LP]] "''Poètes''" per la Polydor. Tra le sue canzoni di grande successo, vi sono ''Le Barbier de Belleville'', ''Ma Libertè'' e ''Les Loups''.
 
Nel [[1980]], un evento tragico segnò personalmente e artisticamente Serge Reggiani: il suicidio del figlio Stéphane. Per ciò rallentò la sua carriera di cantante e di attore, e per un po' di tempo si ritirò in solitudine e si dedicò alla pittura, e negli anni successivi dovette curarsi dalla depressione e la dipendenza dall'alcool. Nel 1985, gli venne conferito il titolo di Cavaliere della [[Legion d'onore]] dal Presidente della Repubblica francese. Pubblicò un'autobiografia nel 1990 dal titolo ''La question se pose''. Nel 1997, dopo tantissimi anni tornò nella sua città natale, [[Reggio Emilia]], per partecipare ad un concerto durante la [[Festa dell'Unità]].
Lavorò pure per il cinema italiano con i film ''[[Manù il contrabbandiere]]'', ''[[Bufere]]'', ma soprattutto con ''[[Tutti a casa]]'', diretto da [[Luigi Comencini]] e al fianco di [[Alberto Sordi]], ''[[Il Gattopardo (film)|Il Gattopardo]]'' di [[Luchino Visconti]] e ''[[Il giorno della civetta]]'' di [[Damiano Damiani]]. Recitò anche per la televisione italiana, in sceneggiati come ''[[I Giacobini (sceneggiato televisivo)|I Giacobini]]'' di [[Federico Zardi]] per la regia di [[Edmo Fenoglio]].
 
Nel 2002, ricevette l'[[2004Ordine nazionale al merito (Francia)|Ordine nazionale al merito]] dal presidente [[Jacques Chirac]]. Nel 2004, morì a Parigi all'età di 82ottantadue anni per un arresto cardiaco. Lasciò la seconda moglie Annie Noël dalla quale aveva avuto tre figli. È sepolto al [[cimitero di Montparnasse]] insieme a suo figlio Stéphane e i suoi genitori. Il presidente Chirac, in occasione dei suoi funerali, lo definì un "poeta dal cuore immenso"<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2004/luglio/24/Addio_Reggiani_Francia_perde_suo_co_9_040724050.shtml "Addio Reggiani, la Francia perde il suo «Italien», Articolo del Corriere della Sera del 24 luglio 2004]</ref>.
Nel [[1980]], un evento tragico segnò personalmente e artisticamente Serge Reggiani: il suicidio del figlio Stéphane. Per ciò rallentò la sua carriera di cantante e di attore, e per un po' di tempo si ritirò in solitudine e si dedicò alla pittura, e negli anni successivi dovette curarsi dalla depressione e la dipendenza dall'alcool.
 
Nel [[1985]], gli venne conferito il titolo di Cavaliere della [[Legion d'onore]] dal Presidente della Repubblica francese.
 
Pubblicò un'autobiografia nel [[1990]] dal titolo ''La question se pose''.
 
Nel [[1997]], dopo tantissimi anni tornò nella sua città natale, [[Reggio Emilia]], per partecipare ad un concerto durante la [[Festa dell'Unità]].
 
Nel [[2002]], ricevette l'[[Ordine nazionale al merito (Francia)|Ordine nazionale al merito]] dal presidente [[Jacques Chirac]].
 
Nel [[2004]], morì a Parigi all'età di 82 anni per un arresto cardiaco. Lasciò la seconda moglie Annie Noël dalla quale aveva avuto tre figli. È sepolto al [[cimitero di Montparnasse]] insieme a suo figlio Stéphane e i suoi genitori. Il presidente Chirac, in occasione dei suoi funerali, lo definì un "poeta dal cuore immenso"<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2004/luglio/24/Addio_Reggiani_Francia_perde_suo_co_9_040724050.shtml "Addio Reggiani, la Francia perde il suo «Italien», Articolo del Corriere della Sera del 24 luglio 2004]</ref>.
 
Molto amato dal pubblico francese, era soprannominato "L'Italien" per via delle sue origini italiane e il suo francese con accento italiano<ref>[http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/chirac-e-raffarin-ricordano-serge-reggiani/275513 "Chirac e Raffarin ricordano Serge Reggiani" da repubblica.trovacinema.it del 23 luglio 2004]</ref>, e per questa sua condizione di italo-francese aveva scritto e cantato la canzone dal titolo ''L'italien'', come tributo alla sua terra d'origine.