Castiglion Fibocchi: differenze tra le versioni

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Il paese di Castiglion Fibocchi sorge sulle ultimi propaggini del massiccio del Pratomagno che degradano verso la piana di Arezzo, lungo l'antica Via Clodia (o Cassia Vetus). Il territorio comunale già abitato nella tarda età repubblicana (I secolo a.C.), attorno all'anno mille fu castello dei Conti Guidi a guardia della strada che collegava il Valdarno al Casentino. Nel 1385, con la vittoria di Firenze su Arezzo cadde anch'esso sotto il dominio della Repubblica di Firenze. Lungo l'attuale strada dei Setteponti si possono osservare alcuni esempi della tipica edilizia rurale: le Case Leopoldine, con la colombaia, la loggia e il portico, fra le più belle della zona. A monte del capoluogo si trova la piccola frazione di Gello Biscardo con il suo borgo antico splendidamente conservato. Sulla collina si possono osservare i ruderi di S.Quirico, la pieve paleocristiana di cui si hanno testimonianze già dall'XI secolo.
 
Al plebiscito organizzato per l'annessione alla Sardegna della Toscana al Regno di Sardegna, Castiglion Fibocchi si espresse con schiacciante maggioranza a favore del mantenimento del regno separato (su 293 aventi diritto, 169 votanti, il regno separato ebbe 106 voti contro 46 che andarono all'annessione e 17 nulle). Qualcuno dice che questo risultato si ebbe perché fu l'unico posto in cui furono organizzate votazioni libere<ref>Sul tema cfr. Nidia Danelon Vasoli, ''Il plebiscito in Toscana nel 1860'', Firenze, Olschki, 1968</ref>. Da qui l'appellativo di "re di Castiglion Fibocchi" dato a [[Ferdinando IV di Toscana]], succeduto all'ultimo sovrano regnante di Toscana, [[Leopoldo II Asburgo-Lorena|Leopoldo II di Toscana]].
Il paese deriva il suo nome Da Bocca o Bocco de' Pazzi di Valdarno, che non hanno niente a che vedere con i Pazzi della famosa congiura contro i Medici - Il nome è riportato in antichi documenti come Castilium Filiorum Boccae (Fi.Bocco) e la sua cinta muraria era guarnita con sette torri. Di queste ne rimane solo una, però due porte sono ancora in piedi : Porta Fredda e Porta San Clemente. La fiera (del bestiame) era ed è tuttorala prima domenica di ottobre.