Raid Pechino-Parigi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
all'epoca la parola "automobile" era maschile - Annullata la modifica 82172636 di Steed (discussione) |
||
Riga 41:
==Aspetti mediatici==
[[File:Barzini&Borghese.jpg|thumb|left|Il principe Scipione Borghese (sin.) con il giornalista Luigi Barzini (des.) al loro arrivo a [[Berlino]].]]
La "Pechino-Parigi" fu anche un evento di una magnitudine mediatica difficilmente immaginabile per l'epoca. Barzini inviava dispacci al ''[[Corriere della Sera]]'' e al ''[[Daily Telegraph]]'' dalle più sperdute stazioni di posta [[telegrafo|telegrafica]] nel deserto, messaggi che correvano lungo i pali per migliaia di chilometri rimbalzando tra Pechino, [[Shanghai]], [[Hong Kong]], [[Singapore]], [[Aden]], [[Malta]], [[Gibilterra]], [[Londra]] e che impiegavano anche otto o dieci ore ad arrivare in redazione, ma in tempo per l'edizione del mattino sulla quale il lettori potevano gustare "in tempo reale" le avventure dell'Itala. Durante il loro viaggio si formarono comitati di accoglienza che li attendevano nelle città principali, i ricchi e i nobili facevano a gara per dare loro ospitalità. La notizia del loro passaggio li precedeva alla velocità del telegrafo. Luigi Barzini scrisse al suo ritorno dall'avventura un libro intitolato ''La metà del mondo vista da un
==Curiosità==
Riga 59:
==Bibliografia==
* [[Luigi Barzini senior|Luigi Barzini]]. ''La metà del mondo vista da un
* Luigi Barzini. ''La metà del mondo vista da un
* Allen Andrews. ''Quei temerari della Pechino Parigi'' in ''Selezione dal Reader's Digest'', 1983
* Guy Mandery. ''Pechino-Parigi: sulla strada con l'Itala''. Fabbri, 1989. ISBN 88-450-3352-X
|