Bilinguismo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ValterVBot (discussione | contributi)
m orfanizzo redirect -, replaced: [[Quebec (provincia) → [[Québec (provincia)
Botcrux (discussione | contributi)
Riga 40:
 
In relazione alla situazione locale dei territori interessati esistono diverse tipologie di bilinguismo:
[[File:Bilinguismo Pirano.jpg|left|thumb|250px|Cartello bilingue in [[lingua slovena|sloveno]] ed in [[lingua italiana|italiano]] a [[Pirano]], in [[Slovenia]]]]
* Bilinguismo nazionale di confine: legato alla presenza nel territorio di uno Stato di una popolazione di lingua e cultura afferente a quella dello Stato confinante. Questo fenomeno è stato sempre particolarmente diffuso soprattutto in seguito a una determinazione dei confini o della formazione degli Stati nazionali storicamente avvenuta a seguito ad eventi bellici o di accordi internazionali che non hanno spesso tenuto conto dell'identità delle popolazioni interessate. Minoranze di questo tipo sono spesso oggetto di tutela linguistica anche per effetto di accordi internazionali con i paesi confinanti. Sono esempi di questa tipologia il bilinguismo italiano/tedesco per l'[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] per l'Italia nel quale è attuato un bilinguismo amministrativo "perfetto" (mentre nell'uso quotidiano prevale l'italiano a Bolzano e il tedesco negli altri centri), la Regione di Bruxelles in Belgio e il [[Nuovo Brunswick]] in Canada. In diversi casi, nel corso dei secoli e per effetto delle politiche centralizzatrici degli stati e dei mezzi di comunicazione di massa le popolazioni tendono a venire più o meno assorbite e omogeneizzate nella cultura nazionale. È il caso in Italia della [[Valle d'Aosta]] e della fascia di lingua slovena del [[Friuli-Venezia Giulia]], per la [[Francia]] dell'[[Alsazia]] (ormai ampiamente francesizzata fatta eccezione per la toponomastica e l'uso familiare dei dialetti tedeschi e dove comunque il francese è l'unica lingua amministrativa), della costa istriana già italianofona in [[Slovenia]] e [[Croazia]]. Forme più elevate di tutela possono far giungere al riconoscimento ufficiale della sola lingua locale o comunque a un maggior grado di visibilità rispetto alla lingua dello Stato: è il caso della Regione Fiamminga di lingua neerlandese in [[Belgio]], un tempo amministrativamente bilingue o del [[Québec (provincia)|Quebec]] francofono in [[Canada]].
* Bilinguismo regionale: legato alla presenza in uno Stato, o anche a cavallo tra più Stati, di regioni aventi una spiccata identità linguistica. In questi casi il meccanismo di tutela linguistica è molto più complesso e difficile (in particolare tra idiomi facenti parte dello stesso gruppo linguistico), e avviene normalmente attraverso lunghi processi di emancipazione e autodeterminazione locale spesso osteggiati dagli Stati centrali talvolta preoccupati che il dare visibilità alle specificità culturali di un territorio possa dare origine a una disgregazione territoriale. Il bilinguismo è perfetto nei [[Paesi Baschi]] in [[Spagna]] mentre in [[Catalogna]] il catalano surclassa oggi ampiamente l'uso dello spagnolo castigliano. Minori forme di tuleta linguistica (spesso regionali e con caratteristiche molto differenti) sono presenti in [[Francia]] in [[Corsica]] e [[Bretagna]], in [[Gran Bretagna]] nel [[Galles]] e in [[Scozia]], in [[Germania]] nella fascia di confine di [[lingua soraba]], in [[Italia]] in [[Sardegna]] nel [[Friuli]] e nella [[Venezia Giulia]], nei [[Paesi Bassi]] in [[Frisia (Paesi Bassi)|Frisia]]; Un caso particolare di rinascita del bilinguismo è avvenuto in Cornovaglia dove la lingua locale già data per estinta è ora incoraggiata dal governo britannico.