Home banking: differenze tra le versioni

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== Home Banking in Italia ==
Il primo apparecchio domestico per la gestione dei conti correnti banca , chiamato  Telematch, utilizzava il telefono per il collegamento con la banca e il televisore come display.
 
Un brevetto di Dario Guerrini (La Spezia, ma nativo di Città di Castello) utilizzato da Area Banca (Segrate) all’inizio degli anni 90. L’apparecchio anticipava l’utilizzo di internet, in rapida ascesa ma ancora non dominante, mediante l’accoppiamento di due strumenti presenti in tutte le case ossia il telefono e l’apparecchio televisivo.
 
Assemblato  in un piccolo box fu costruito in circa 2.000 esemplari, distribuiti ad altrettanti clienti; fu la prima vera realizzazione del genere al mondo  anche se di diffusione limitata. Ne seguirono altre nel tempo, ma l’avvento di internet – già previsto durante la programmazione del ciclo di vita di Telematch – si impossessò del tipo di applicazione.
 
Telematch si frapponeva tra il telefono e la presa telefonica e tra l’antenna e il televisore; entrambi rimanevano normalmente funzionanti sino a che un apposito segnale ricevuto per via della telefonata fatta dal cliente al call center automatico di Area Banca, non convertiva il telefono in tastiera e il televisore in monitor.
 
Un esemplare di Telematch è stato donato all’Istituto di Sicurezza Informatica dell’Università La Sapienza, che lo ha esposto nella propria bacheca storica.
 
Una delle prime banche a proporre la telebanca a larga diffusione fu la [[Cariplo]] nel [[1995]]. Il servizio richiedeva l'installazione di un ''[[client]]'' sul proprio PC ed aveva un costo per l'utente: in apparente contraddizione con la riduzione dei costi ottenuta dalla banca, rispetto alle operazioni allo sportello, veniva infatti considerata un'opzione da far pagare al cliente.