Buddhadharma: differenze tra le versioni
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== La lingua di predicazione del primo Buddhadharma ==
È molto probabile che la lingua utilizzata dal [[Buddha Shakyamuni]] fosse una lingua facilmente comprensibile per l'uditorio dei suoi sermoni che, facendo riferimento ad una dottrina interclassista, non poteva consistere solo di persone della casta dei [[brahmana]] o degli [[kshatrya]] ma appartenere ad ogni ceto sociale. Ciò si evince da alcune parti degli ''[[Āgama-Nikāya]]'' dove il Buddha sconsiglia, se non proibisce espressamente, l'utilizzo della lingua religiosa indiana per antonomasia: il [[sanscrito vedico]]. Questo in quanto tale lingua poteva essere compresa solamente da individui appartenenti alle classi più elevate. Predicando nel territorio del [[Magadha]] è molto probabile che egli si esprimesse in ''[[magadhi]]'' o antico ''[[magadhi]]''. Ciò non toglie che i suoi discepoli itineranti abbiano utilizzato, di volta in volta, le lingue popolari ([[pracritiche]]) delle varie regioni che visitavano durante le predicazioni. Di tale linguaggio, il ''[[magadhi]]'', abbiamo alcune tracce grazie agli editti di [[Aśoka]] pubblicati su pietra e rinvenuti in questa area. È noto infatti che [[Aśoka]] pubblicasse i propri editti lungo tutto l'impero [[Maurya]] da lui governato. Sono stati rinvenuti editti, nell'area del [[Punjab (regione)|Panjab]], pubblicati in ''[[kharoṣṭhī]]'' (conosciuto anche come ''[[gāndhārī]]'') una lingua sinistrorsa di origine [[aramaica]], altri sono scritti in [[Lingua greca|greco]] o anche in [[aramaico]], ma la maggior parte degli editti di [[Aśoka]] sono in [[medio-indiano]] (o ''pracritico'' di cui il ''magadhi'' fa parte) in caratteri ''[[brahmi]]'', un sistema destrorso origine del ''[[devanāgarī]]''. Tali editti, tuttavia va ricordato, sono successivi già di due secoli alla morte del [[Buddha Shakyamuni]]. A tutto questo va aggiunto che spesso
== Note ==
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