Brancaleone da Norcia: differenze tra le versioni

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== Il personaggio: infanzia, incontro e avventure con la sua armata ==
[[File:Armata brancaleone (1).jpg|upright=1.2|thumb|left|L'armata di Brancaleone]]
Brancaleone nasce a [[Norcia]] da una nobile famiglia di conti; il loro stemma è un cinghiale nero al centro di un gonfalone marrone. Tuttavia il padre muore quando Brancaleone è ancora piccolo e la madre si risposa con un secondo pretendente il quale si dimostra crudele e autoritario, facendo abbandonare il piccolo erede al trono nel bosco. Al contrario delle aspettative dei genitori, sopravvive grazie ad un'orsa che lo cresce come un suo cucciolo. Raggiunti i dodici anni, Brancaleone, rendendosi conto di essere diverso da un normale animale, scopre le sue origini nobili e si dirige a Norcia per pretendere di essere incoronato conte, ma trova solo distruzione e sconforto: i due nobili, dopo aver scialacquato tutti i loro beni, sono morti e a Brancaleone rimangono solo i conti da pagare mediante l'arresto. Fortunosamente il giovane riesce a fuggire alla cattura e comincia a vagare per tutta l'[[Italia]] proteggendo le ragazze dai soprusi e iscrivendosi a tornei di [[cavalleria|cavalieri]]; insomma una sorta di [[Don Chisciotte della Mancia]]. Pian piano Brancaleone comincia a diventare famoso, soprattutto quando uccide il Cavalier Groppone da Figulle e così decide di partecipare al Gran Torneo di Tutti i Cavalieri di [[Civitavecchia]], dove incontra una combriccola di curiosi personaggi. Sono il giudeo Abacuc, Taccone, Mongold, Pecoro e Manuc che si sono messi d'accordo per coinvolgerlo in una loro impresa. I personaggi infatti hanno ucciso, o meglio hanno creduto di aver ucciso un nobile ereditiere di un podere di Aurocastro di [[Puglia]], ma una volta arrivati lì dovevano presentare un nobile [[condottiero]] con la pergamena dell'attestato e così hanno pensato al nobile e sfortunato Brancaleone. L'uomo, a cavallo del suo buffo e dispettoso Aquilante, destriero di colore giallo nato da un incrocio di un mulo e una giumenta, non dà loro nemmeno retta e parte per il torneo. Fortunatamente per la brigata, Brancaleone perde disastrosamente sotto le risate di tutta la corte e della stessa principessa la quale si sarebbe dovuta concedere al vincitore, e così Brancaleone decide di obbedire ad Abacuc, eletto consigliere e tesoriere dell'armata.<br>Varie sono le peripezie in cui la brigata incorrerà, infatti scorta con sé, sebbene avesse dovuto catturarlo, il prigioniero Teofilatto de' Leonzi di nobile stirpe di [[Bisanzio]] e poi si mette a seguito dei pellegrini malconci e mutilati di Frate Zenone che si dirigeva in [[Terra Santa]] alla conquista del [[Santo Sepolcro]], dimenticando completamente il castello di Aurocastro.
 
== L'amore di Brancaleone per Matelda ==