Banca Commerciale Italiana: differenze tra le versioni

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Nel corso degli anni venti, guidata dal banchiere di origine baltica [[Giuseppe Toeplitz]], la banca fu sempre più coinvolta nel finanziamento dei grandi gruppi industriali, diventandone in molti casi azionista di maggioranza, mentre nei riguardi del regime fascista mantenne un atteggiamento di prudente autonomia. Nello stesso periodo la Comit proseguì la sua espansione all'estero, soprattutto nell'Europa Centrale, Orientale e balcanica<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Alessandro Iacopini|titolo = [http://www.studistorici.com/2013/10/29/iacopini_numero_15/ L’espansione della Banca Commerciale Italiana in Europa orientale durante il fascismo]|rivista = Diacronie. Studi di Storia Contemporanea : Spazi, percorsi e memorie|volume = 15|numero = 3/2013}}</ref>, fino alla [[Turchia]] e all'[[Egitto]].
 
Nel [[1929]], in seguito ai [[Patti Lateranensi]], la Commerciale fu incaricata di gestire le somme che lo Stato italiano si era impegnato a versare alla Santa Sede<ref name=Colajanni>.
 
===Anni Trenta===