Castello ducale di Palena: differenze tra le versioni

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{{Infobox struttura militare
#REDIRECT [[Museo geopaleontologico Alto Aventino#Il Castello Ducale]]
|Struttura = Castello
|Nome= Castello Ducale di Palena o Castel Forte
|Immagine=
|Didascalia=
|Stato = {{ITA}}
|Suddivisione= {{IT-ABR}}
|Provincia= {{IT-CH}}
|Città= [[Palena]]
|Tipologia= [[Castello]]
|Stile= medievale
|Inizio costruzione= [[XI secolo]]
|Termine costruzione= [[XIII secolo]]
|Termine funzione strategica= [[XVIII secolo]]
|Costruttore= Normanni
|Primo proprietario=
|Proprietario attuale = comune di Palena
|Materiale = Muratura
|Stato attuale= Restaurato e visitabile: museo aperto al pubblico
|Note=
|Sito web=
}}
== Storia ==
Il castello ducale di Palena, o anche '''Castel Forte''', risale al [[XII secolo]], ma fu alterato nell'epoca cinquecentesca con l'ampliamento della struttura. I primi insediamenti normanni risalgono all'[[XI secolo]] a Palena, e originalmente il castello ducale era solo una torre di controllo, poi ampliata con la costruzione della struttura difensiva. Uno dei primi proprietari storici fu Matteo di Letto.
 
Nel [[1266]] l'imperatore [[Federico II di Svevia]] donò il castello al feudatario [[Sordello da Goito]], reso famoso da [[Dante Alighieri]] per averlo inserito nel ''Purgatorio'' della ''[[Divina Commedia]]''. Nel [[XIV secolo]] il castello passò nelle mani dei duchi di [[Manoppello]], e successivamente dei Caldora e dei Di Sangro. In quei secoli iniziarono a circolare crude leggende riguardo alle camere di [[tortura]] situate nei sotterranei della roccaforte, nel cuore dello sperone roccioso dove la struttura poggia.
 
La roccaforte, nel periodo Settecentesco e Ottocentesco fu usato come prigione per i ribelli, e venne soprannominato '''Castel Forte''', e gli ultimi padroni furono i baroni di [[Colledimacine]], prima che il castello, nel Novecento, venisse definitivamente abbandonato. In questo periodo il castello di Palena fu assai trascurato, e subì vari danneggiamenti tra cui la distruzione dei torrioni, del maschio e del belvedere. Tali distruzioni si devono al [[terremoto]] del [[1933]] e alle incursioni naziste durante la [[Seconda guerra mondiale]], nel [[1944]]. Nel decennio successivo il castello fu restaurato, nella sua forma originaria, senza i torrioni, e assunse fama quando divenne museo.
 
== Descrizione ==
Il castello, come lo vediamo oggi, è dovuto alla ricostruzione, per via della distruzione della [[seconda guerra mondiale]], attuata negli [[anni 1950|anni cinquanta]] epoca in cui viene rifatto il belvedere presso uno degli angoli. Attualmente si sta cercando di rifunzionalizzare i suoi interni. I vari stabili del castello sono coperti con tetti a doppia falda realizzati con manto di coppi e cornici a romanelle su tre filari di tegole sovrapposte. L'impianto è rettangolare risultante dall'unione dei vari stabili. Delle finestre, anch'esse rettangolari, sono disposte su due livelli. Un [[loggiato]] con quattro arcate è sito su di uno dei lati più lunghi, mentre sul lato opposto vi è una serie di quattro archetti. L'ingresso al castello è possibile mediante una porta urbica che ha un unico [[fornice]] ad [[arco (architettura)#Arco a tutto sesto|arco a tutto sesto]]. Sul lato opposto vi è un portale [[architrave|architravato]] con [[cornice (architettura)|cornice]] modanata e disegni geometrici.<ref>{{cita web
|autore= Autori Vari
|url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Palena/pagine.asp?idn=1578
|titolo= Castello
|accesso= 20 dicembre 2009
|editore= Sangroaventino
|data= [[2004]]
}}</ref>
 
== La torretta di controllo ==
La Torretta di Controllo fu costruita circa nel [[1956]], quando la giunta comunale decise di abbattere la vecchia torretta di guardia della piazza della [[chiesa di San Falco]], perché giudicata pericolante dopo i bombardamenti nazisti. Tale fatto non è mai stato chiarito, in quanto alcune parti sostenevano che la vecchia torre fosse in perfetto stato. Ciononostante la torre fu demolita, e di essa oggi rimane solo un arco, e la nuova torre fu costruita, in aspetti architettonici medievali, nel piazzale del cortile del castello ducale, con l'aggiunta di merlature, di quattro orologi per ciascuna facciata, e una cella campanaria sulla sommità per suonare le ore.
==Note==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web |url=http://www.regione.abruzzo.it/xcultura/index.asp?modello=castelloch&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuCast3171&tom=171 |titolo= Castello Ducale |accesso= 5 agosto 2016 }}
* {{cita web |url=http://www.comune.palena.ch.it/download/CASTELLO-SCHEDA-UNIVERSIT%C3%A0-DANNUNZIO.pdf |titolo= Castello |accesso= 5 agosto 2016 }}
 
{{portale|Abruzzo|architettura|medioevo}}
 
[[Categoria:Palena]]
[[Categoria:Castelli della provincia di Chieti]]