Augustin Thierry: differenze tra le versioni

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[[File:Claude Henri de Saint-Simon.jpg|thumb|upright=0.5|Saint-Simon]]
 
Assieme al filosofo, nel 1814 Thierry scrisse ''De la réorganisation de la société européenne''<ref name="filosofico"/>, in cui si trova il primo germoglio di un'idea di riorganizzazione sociale, con la pianificazione di un nuovo e solido ordine della società fondato su basi scientifiche attraverso l’adozionel'adozione di una “filosofia positiva” in grado di ricomporre le ferite che avevano portato alla [[Rivoluzione francese]]<ref name="treccani2">{{cita web|lingua=|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/claude-henri-de-rouvroy-saint-simon_(Dizionario_di_Storia)/|titolo=Saint-Simon, Claude-Henry de Rouvroy|editore=''Treccani''|accesso=26 agosto 2013|autore=}}</ref>. Il sodalizio culturale con Saint-Simon procedette con la pubblicazione comune di ''Opinion sur les mésures à prendre contre la coalition'' (1815), e due anni dopo fu pubblicato il lavoro ''Des nations et de leurs rapports mutuels; ce qu'il sont aujourd'hui; et quels principes de conduite en derivent'' (in cui emergeva l'ingegno dello storico di Thierry<ref name="garzanti"/>). Il 1817 vide l’interruzionel'interruzione dei rapporti fra i due intellettuali. Mentre Saint-Simon proseguiva su un terreno di ricerca politico-sociale che lo avrebbe portato alla produzione di ''Catéchisme des industriels'' del 1823 e a ''Nouveau christianisme'', (pubblicato nel 1825 dopo la sua morte<ref name="treccani2"/>), Thierry scelse una sfera di indagine storica più vicina alla realtà effettuale dedicandosi a studi critici<ref name="treccani"/>. Per concretizzare questo suo nuovo campo di analisi, Thierry si volse a Charles Comte e Charles Dunoyer che dirigevano il ''Censeur européen'', giornale con cui cominciò a collaborare<ref name="filosofico"/>.
 
====La ricerca storica====
 
Nella rivista ''Censeur européen'', orientata in senso liberista, Thierry trovò maggiore affinità di pensiero; tra gli altri articoli di carattere filosofico e politico che vi pubblicò, ''Vue des révolutions d’Angleterred'Angleterre'' rivelò il suo interesse per la storia, che sviluppò scrivendo saggi storici per i giornali ''Courrier français''<ref name="filosofico"/> e ''Revue des Deux Mondes'', successivamente riuniti nel volume ''Lettres sur l’Histoirel'Histoire de France''<ref name="treccani"/>. L’entourageL'entourage del ''Courrier'' lo mise in collegamento con la cerchia del [[Gilbert du Motier de La Fayette|marchese de La Fayette]] con il quale, nel biennio 1821-22, prese parte alla vita politica francese, divenendo un polo d’attrazioned'attrazione per molti intellettuali europei e ricevendo in casa propria fra gli altri [[François Guizot|Guizot]], [[Victor Cousin|Cousin]], [[Adolphe Thiers|Thiers]] e [[Alessandro Manzoni|Manzoni]]<ref name="filosofico"/>.
 
[[File:Claude Fauriel.jpg|thumb|left|upright=0.7|Claude Fauriel]]
 
Thierry proseguì attivamente nella sua ricerca storica. Influenzato dal romanziere scozzese [[Walter Scott]] e dallo storico [[Claude Fauriel]], si concentrò sulle invasioni germaniche, sulla conquista Normanna dell’Isoladell'Isola Britannica, sul nascere dei comuni e sul percorso delle nazioni verso la conquista di istituzioni parlamentari. Da Fauriel apprese l’importanzal'importanza per uno storico di attingere alle fonti originali, e perciò consultò le cronache latine e anglosassoni<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.britannica.com/EBchecked/topic/592070/Augustin-Thierry|titolo=Augustin Thierry|editore=''Enciclopædia britannica''|accesso=28 agosto 2013|autore=}}</ref>. La pubblicazione nell'aprile del 1825 dei quattro volumi dell’''Histoire de la conquête d'Angleterre'' gli procurò grande successo assieme a una parziale cecità dovuta allo sforzo per la compilazione dell'opera; perciò trascorse un periodo di riposo a [[Montpellier]], dietro l'invito di Fauriel. Ritornato a Parigi, progettò assieme al fratello l'ambiziosa ''Histoire de France'' basata sullo studio delle fonti originali, lavoro che però non fu in grado di completare a causa della insorta cecità completa e della paralisi agli arti<ref name="filosofico"/>. In una situazione precaria per le condizioni economiche e di salute, venne soccorso da un gruppo di generosi assistenti – fra i quali [[Armand Carrel]] – e fu sostenuto dalla concessione, nel 1827, di una pensione da parte di [[Carlo X di Francia|Carlo X]], avendo così modo di trasferirsi nel sud della Francia, a [[Carqueiranne]] près d'Hyères<ref name="treccani"/>.
 
[[File:Félix Nadar 1820-1910 portraits François Guizot.jpg|thumb|upright=0.7|François Guizot]]
 
Le condizioni in cui versava non gli impedirono di continuare a lavorare, e nell’ottobrenell'ottobre del 1828 si dedicò alla terza edizione dell’''Histoire de la conquête d’Angleterred'Angleterre'', pubblicata due anni dopo. In quegli anni non trascurò nemmeno di seguire le vicende politiche, salutando con entusiasmo la [[Rivoluzione di Luglio]] che favorì l’ascesal'ascesa la potere di diversi suoi amici. Divenne membro dell’dell'[[Académie des inscriptions et belles-lettres]] e l’annol'anno successivo si spostò a [[Vesoul]]<ref name="filosofico"/>, presso il fratello Amedeo elevato alla carica di prefetto dell’dell'[[Alta Saona|Haute-Saône]], e lì conobbe la sensibile scrittrice Julie de Querengal con cui si sposò nel 1831 e che ebbe a fianco fino alla sua morte<ref name="treccani"/>.
 
Nel 1833, la ''Revue des Deux Mondes'' incominciò la pubblicazione a puntate di ''Récits mérovingiens'', in cui Thierry, ispirandosi a Walter Scott, descrisse con forza narrativa un quadro dell’dell'[[Alto Medioevo]], attribuendo alle invasioni barbariche il punto iniziale del conflitto fra capitale e lavoro<ref name="corriere">{{cita web|lingua=|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/dicembre/22/lotte_classe_nell_alto_Medioevo_co_0_94122212841.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/1994/dicembre/22/lotte_classe_nell_alto_Medioevo_co_0_94122212841.shtml|titolo=Lotte di classe nell’alto Medioevo|editore=''Corriere della Sera''|accesso=28 agosto 2013|autore=Jacques Le Goff}}</ref>. L'opera fu dedicata da Thierry al [[duca d'Orléans]], e probabilmente a seguito di questo omaggio nel 1835 lo storico venne richiamato nella capitale francese, alla direzione della Bibliothèque du Palais-Royal. Il ministro Guizot, sua vecchia conoscenza, lo incaricò di coordinare e pubblicare le ricerche del materiale sulla storia del [[Terzo Stato]] per la ''Collection de documents inédits sur l'histoire del France''. Nonostante un valido gruppo di ricercatori e collaboratori, la ricerca incompiuta vide solamente la pubblicazione, nel 1853, della parte introduttiva, ''Essai sur l'histoire de la formation et du progrès du Tiers-état''. Thierry era logorato dalle infermità e duramente provato dalla morte di Julie de Querengal, avvenuta nel 1844; così quell'anno accettò l'invito della [[Cristina Trivulzio di Belgiojoso|principessa di Belgioioso]] a trasferirsi presso l'abitazione parigina dell'aristocratica italiana, dove lo storico visse fino alla morte, avvenuta il 22 maggio 1856<ref name="treccani"/>.
 
==La visione storiografica==