Tour dei British and Irish Lions 1997: differenze tra le versioni

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== La preparazione ==
[[File:Martin Johnson doctorate cropped.jpg|200px|right|L’inglese [[Martin Johnson]], qui nel 2010, capitano del ''tour''|thumb]]
Il ''tour'', organizzato dopo la fine dell’''[[apartheid]]'' in [[Sudafrica]] e sulla scia della vittoria degli ''[[Nazionale di rugby a 15 del Sudafrica|Springbok]]'' nella {{RWC|1995}}, fu il primo in tale Paese da 17 anni a quella parte<ref name="BBC storia">{{cita news | lingua = en | url = http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/rugby_union/international/4428363.stm | titolo = History of the Lions: South Africa 1997 | autore = Sean Davies | accesso = 14 gennaio 2014 | data = 18 maggio 2005 | pubblicazione = [[BBC]]}}</ref>; forti erano gli interrogativi sul destino della formazione dopo il ''tour'' sulla scorta del montante professionismo<ref name="BBC storia" />, all’epocaall'epoca vigente da meno di due anni nel [[rugby a 15]].
 
In [[Inghilterra]], inoltre, vi erano forti contrasti tra i club e la [[federazione di rugby a 15 dell'Inghilterra|Federazione]] per via della gestione dei giocatori da prestare alle Nazionali<ref name="Things to Come">{{cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/1997-the-shape-of-things-to-come-1281205.html | titolo = 1997: The shape of things to come | data = 1º gennaio 1997 | pubblicazione = [[The Independent]] | accesso = 14 gennaio 2014 | autore = Chris Hewett }}</ref>; la stessa Federazione inglese era entrata, nella stagione precedente, in rotta con le altre tre ''union'' delle Isole Britanniche e la [[Federazione di rugby a 15 della Francia|Francia]] per una questione economica di diritti televisivi del [[Sei Nazioni|Cinque Nazioni]], che l'Inghilterra aveva ceduto alla piattaforma satellitare Sky laddove le altre Federazioni avevano continuato a negoziarli con le emittenti terrestri in chiaro<ref name="esclusione">{{Cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/england-out-of-the-five-nations-1328755.html | pubblicazione = [[The Independent]] | titolo = England out of the Five Nations | autore = Paul Trow | data = 14 luglio 1996 | accesso = 14 gennaio 2013}}</ref> al fine di non frenare la diffusione della disciplina tra il pubblico; la decisione inglese aveva indotto le altre quattro Federazioni a escluderla dal Torneo<ref name="esclusione" />, salvo poi riammetterla quando un labile accordo tra le sei Federazioni era stato raggiunto sulla suddivisione della quota spettante all’Inghilterraall'Inghilterra.
 
Fu in tale clima che il selezionatore dei Lions, lo [[scozia|scozzese]] [[Ian McGeechan]], coadiuvato dal suo vice e connazionale [[Jim Telfer]], diramarono le convocazioni per il ''tour'' in [[Sudafrica]]; manager del ''tour'' era l’exl'ex nazionale [[inghilterra|inglese]] [[Fran Cotton]]<ref name="Things to Come" />.
McGeechan era alla guida del suo terzo ''tour'', traguardo mai raggiunto in precedenza da qualsivoglia altro allenatore<ref name="BBC storia" />, e aveva partecipato anche a due spedizioni, nel [[Tour dei British and Irish Lions 1974|1974]] e nel [[Tour dei British and Irish Lions 1977|1977]], come giocatore.
 
La lista iniziale, di 35 giocatori (19 avanti e 16 tre quarti), fu la più nutrita fino ad allora mai selezionata per le spedizioni della selezione interbritannica<ref name="BBC storia" />; nella sua composizione iniziale prevedeva 18 inglesi, 8 gallesi, 5 scozzesi e 4 irlandesi<ref name="BBC storia" />.
Nel corso del ''tour'' la lista si allungò a 40 nomi per via dei rimpiazzi causa infortunio; i cinque elementi aggiunti furono gli inglesi [[Kyran Bracken]], [[Mike Catt]], [[Tony Diprose]] e [[Nigel Redman]] e lo scozzese [[Tony Stanger]]<ref name="BBC storia" />.
A essere designato capitano fu l’inglesel'inglese [[Martin Johnson]]<ref name="BBC storia" />, [[seconda linea]] già presente al [[Tour dei British and Irish Lions 1993|''tour'' di quattro anni prima]] in [[Nuova Zelanda]].
 
== Il tour ==
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Stessi dubbi furono espressi dalla stampa anche per il secondo incontro, quattro giorni più tardi, disputatosi a [[East London]] contro i [[Border Bulldogs]] sotto una pioggia battente: a fronte di un [[Paul Grayson]] che sbagliò cinque piazzati su cinque<ref name="Border">{{Cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/rugby-union-lions-almost-sink-without-trace-1264079.html | titolo = Lions almost sink without trace | pubblicazione = The Independent | data = 29 maggio 1997 | accesso = 14 gennaio 2014 | autore = Chris Hewett}}</ref> vi fu una formazione sudafricana che concesse poco e in vantaggio per 14-10 cedette solo a pochi minuti dalla fine con una meta di Wainwright poi consolidata da un piazzato di Stimpson<ref name="Border" />; contemporaneamente la squadra subì il primo dei suoi infortuni, quello del gallese [[Scott Gibbs]], uscito per sospetta rottura dei legamenti della caviglia<ref name="Border" />.
 
Il 31 maggio successivo a [[Città del Capo]] l’incontrol'incontro con il [[Western Province]] fu un banco di prova ancor più severo: i Lions furono risospinti indietro in almeno sei mischie a favore<ref name="Western Province">{{cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/bentley-the-cape-crusader-1253687.html | titolo = Bentley the Cape crusader | pubblicazione = The Independent | data = 1º giugno 1997 | autore = Chris Hewett | accesso = 21 marzo 2014}}</ref>, circostanza che fece dichiarare al capitano [[Martin Johnson]] che, data la natura più dura del gioco in Sudafrica, era ancor più necessario giocare con spirito di sacrificio e di squadra<ref name="Western Province" />, anche se alla fine, grazie alla tenuta fisica e a un finale di gara dominato, gli interbritannici si imposero 38-21<ref name="Western Province" /><ref>{{Cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/lions-crouch-and-pounce-1253688.html | titolo = Lions crouch and pounce | pubblicazione = The Independent | data = 1º giugno 1997 | accesso = 21 marzo 2014 | autore = [[Jonathan Davies (rugbista 1962)|Jonathan Davies]]}}</ref>: eroi di giornata [[Tim Stimpson]] (4 piazzati e 2 trasformazioni, 18 punti) e [[John Bentley]] (2 mete, 10 punti)<ref name="Western Province" />.
 
[[File:Matt Dawson UNICEF cropped.jpg|right|200px|L'inglese [[Matt Dawson]], qui nel 2009, miglior realizzatore di mete nei ''test match'' del ''tour''|thumb]]
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Il 4 giugno successivo, a [[Witbank]], i Lions affrontarono la selezione provinciale di [[Pumas (Sudafrica)|Mpumalanga]], riportando una larga vittoria per 64-14, frutto di 10 mete di cui 7 trasformate: in tale punteggio spiccò la prestazione del [[terza linea ala|terza ala]] scozzese Rob Wainwright che, fatto insolito per un avanti, mise a segno tre mete e fu il miglior marcatore dell'incontro con 15 punti<ref name="Mpumalanga">{{cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/rugby-union-weir-cut-down-as-lions-cut-loose-1254292.html | titolo = Weir cut down as Lions cut loose | pubblicazione = The Independent | data = 5 giugno 1997 | accesso = 25 marzo 2014 | autore = Chris Hewett}}</ref>; tuttavia McGeechan perse lo scozzese Weir<ref name="Mpumalanga" />, il che rese necessario il richiamo di un altro inglese dal ''tour'' in [[Argentina]], [[Nigel Redman]]<ref name="Nigel Redman">{{cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/rugby-union-lions-pick-redman-as-captain-1257736.html | titolo = Lions pick Redman as captain | data = 24 giugno 1997 | autore = Chris Hewett | pubblicazione = The Independent | accesso = 25 marzo 2014}}</ref>, all'epoca trentaduenne e giunto al termine della carriera.
Ben più impegnativo l'incontro di [[Pretoria]] tre giorni più tardi, in cui la squadra andò incontro alla sua prima sconfitta, un 30-35 a opera del [[Blue Bulls|Northern Transvaal]], che nell'occasione significò la prima sconfitta contro una provincia sudafricana dopo 29 anni ([[Golden Lions|Transvaal]] a [[Johannesburg]] nel [[Tour dei British and Irish Lions 1968|''tour'' del 1968]])<ref name="Bulls">{{Cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/lions-trampled-underfoot-1254968.html | titolo = Lions trampled underfoot | pubblicazione = The Independent | data = 9 giugno 1997 | autore = Chris Hewett | accesso = 25 marzo 2014}}</ref>; alla base della sconfitta la superiorità in mischia della formazione di [[Pretoria]], che impose la sua supremazia e fece guadagnare alla squadra numerosi possessi che si tradussero in quattro mete (contro tre degli ospiti)<ref name="Bulls" />.
Ad appesantire la sconfitta giunse pure la squalifica di un turno, la prima mai subìta da un giocatore dei British Lions, di [[Scott Gibbs]], appena rientrato dall’infortuniodall'infortunio e colpevole di avere colpito la sua controparte Grant Esterhuizen con un pugno durante un placcaggio<ref>{{Cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/lions-accept-gibbs-historic-suspension-1254969.html | titolo = Lions accept Gibbs’ historic suspension | pubblicazione = The Independent | data = 9 giugno 1997 | accesso = 25 marzo 2014 | autore = Chris Hewett}}</ref>.
 
L'11 giugno a [[Johannesburg]] fu il turno dei [[Golden Lions]], formazione un tempo nota come Transvaal, che ingaggiò un incontro molto fisico e dispendioso, del quale tuttavia i Leoni britannici vennero a capo grazie a [[John Bentley]] e [[Austin Healey]], che misero a segno una meta ciascuno; il punteggio finale, 20-14 per gli ospiti, parla di una vittoria di misura ma nel complesso giudicata legittima<ref>{{cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/bentley-try-puts-lions-in-fast-lane-1255571.html | titolo = Bentley try puts Lions in fast lane | pubblicazione = The Independent | data= 12 giugno 1997 | autore= Chris Hewett | accesso = 25 marzo 2014}}</ref>.
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[[File:Robert Howley Wales Grand Slam Celebration, Senedd 19 March 2012.jpg|left|thumb|Il gallese [[Rob Howley]], qui nel 2012, costretto all'abbandono del ''tour'' per una slogatura alla spalla]]
La partita di [[Durban]] contro i [[Natal Sharks]] era, sulla carta, tra le più difficili di quelle riguardanti gli impegni con le selezioni provinciali, dal momento che i Lions si apprestavano ad affrontare la squadra campione uscente della [[Currie Cup]] 1996, ma un atteggiamento aggressivo fin dall'inizio unito alla precisione al piede di [[Neil Jenkins]] e alla dominazione in mischia, ben guidata da [[Rob Howley]]<ref name="jenkins">{{Cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/jenkins-star-of-shooting-gallery-1256127.html | titolo = Jenkins star of shooting gallery | pubblicazione = The Independent | data = 15 giugno 1997 | autore = Tim Glover | accesso = 25 marzo 2014}}</ref><ref>{{cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/rugby-union-howley-effect-checks-lions-1256197.html | titolo = Howley effect checks Lions | pubblicazione = The Independent | data = 16 giugno 1997 | autore = Chris Hewett | accesso = 25 marzo 2014}}</ref>, permise agli ospiti di mettere al sicuro il risultato anzitempo e chiudere l'incontro con 30 punti di scarto, 42-12<ref name="jenkins" />.
L’unicaL'unica nota stonata dell’incontrodell'incontro fu il serio infortunio occorso allo stesso Howley, costretto a lasciare il ''tour'' e a rientrare in Galles a causa di una slogatura alla spalla<ref name="Bracken">{{cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/a-crying-shame-for-howley-1256154.html | titolo = A crying shame for Howley | data = 15 giugno 1997 | pubblicazione = The Independent | autore = Chris Hewett | accesso = 25 marzo 2014}}</ref>: si rese quindi necessario l'ennesimo prelievo dalla spedizione inglese in Sudamerica, quello di [[Kyran Bracken]]<ref name="Bracken" />.
 
Quattro giorni prima del primo ''test match'' della serie, allo stadio dei [[Boland Cavaliers]] di [[Wellington (Sudafrica)|Wellington]] andò in scena l’anteprimal'anteprima contro la selezione nazionale A, gli [[Nazionale A di rugby a 15 del Sudafrica|Emerging Springboks]], rinforzati da [[Marius Goosen]], [[Deon Kayser]], [[Dale Santon]] e soprattutto [[Percy Montgomery]], tutti o quasi elementi già affermati o in odore di Nazionale maggiore: i Lions riportarono una netta e brillante vittoria per 51-22, con sei mete marcate contro tre e [[Nick Beal]] autore di tre marcature<ref>{{Cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/rugby-union-bateman-and-bentley-stake-strong-claims-for-test-call-1256651.html | titolo = Bateman and Bentley stake strong claims for Test call | pubblicazione = The Independent | data = 18 giugno 1997 | accesso = 25 marzo 2014 | autore = Chris Hewett}}</ref>.
 
Dopo 4 settimane di incontri provinciali giunse infine il giorno del primo ''test match'', in programma al [[Newlands Stadium]] di [[Città del Capo]]: i campioni del mondo parvero prendere facilmente il comando delle operazioni, andando prima a segno al piede con Edrich Lubbe, poi, dopo il temporaneo pareggio del solito Jenkins, a meta con [[Os du Randt|du Randt]] e Bennett, mentre di nuovo Jenkins tentava di tenere il punteggio entro limiti ragionevoli: il primo tempo si chiuse 13-9 per i [[sudafrica]]ni<ref name="Test 1">{{Cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/rugby-union-lions-the-springbok-tamers-1257431.html | titolo = Lions the Springbok tamers | pubblicazione = The Independent | data = 22 giugno 1997 | accesso = 25 marzo 2014 | autore = Chris Hewett}}</ref><ref>{{Cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/rugby-union-first-blood-to-roaring-lions-1257415.html | titolo = First blood to roaring Lions | pubblicazione = The Independent | data = 22 giugno 1997 | accesso = 25 marzo 2014 | autore = Chris Hewett}}</ref>, parzialmente ripresi ancora da Jenkins che riportò gli ospiti sotto di uno, ma gli ''[[Nazionale di rugby a 15 del Sudafrica|Springbok]]'' allungarono a 16 con [[Henry Honiball]] dopo 10 minuti dall'inizio della ripresa, anche se quelli si rivelarono essere poi gli ultimi punti della formazione di casa: ancora Jenkins ridusse le distanze 16-15 poi, a 7 minuti dalla fine, [[Matt Dawson]] mise a segno la meta del sorpasso dei Leoni e, quasi allo scadere, lo scozzese [[Alan Tait]] mise la parola fine all'incontro marcando la meta del definitivo 25-16<ref name="Test 1" />.
 
Nell’attesaNell'attesa del secondo ''test match'' di [[Durban]] i Lions furono a [[Bloemfontein]] per affrontare la provincia del [[Free State Cheetahs|Free State]], incontro in cui il rimpiazzo [[Nigel Redman]] fu nominato capitano<ref name="Nigel Redman" />: la partita vide da un lato il nazionale sudafricano [[Jannie de Beer]] realizzare 20 punti (una meta, tre trasformazioni e tre calci), ma dall’altrodall'altro Stimpson realizzare una meta, quattro trasformazioni e tre piazzati nel quadro di una prestazione globale che portò i Lions a vincere 50-20 una partita ben giocata da ambo le parti, che spinse il ''team manager'' Fran Cotton ad affermare che la sua squadra aveva giocato una delle sue migliori partite di sempre<ref>{{Cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/rugby-union-greenwood-out-as-lions-hit-new-highs-1257926.html | titolo = Greenwood out as Lions hit new highs | pubblicazione = The Independent | data = 25 giugno 1997 | accesso = 25 marzo 2014 | autore = Chris Hewett}}</ref>.
 
Il 28 giugno a [[Durban]] i Leoni si assicurarono in anticipo la vittoria nella serie, battendo gli ''[[Nazionale di rugby a 15 del Sudafrica|Springbok]]'' al termine di una partita frutto di due strategie di gioco diametralmente opposte: alla mano quella sudafricana, capace di portare a meta, nell'ordine, [[Joost van der Westhuizen]], [[Percy Montgomery]] e [[André Joubert]]<ref name="Test 2">{{cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/lions-in-the-land-of-legends-1258726.html | titolo = Lions in the land of legends | pubblicazione = The Independent | data = 29 giugno 1997 | accesso = 26 marzo 2014 | autore = Chris Hewett}}</ref>; al piede quella britannico-irlandese, forte della precisione di Neil Jenkins e di un ''drop'' quasi allo scadere di [[Jeremy Guscott]] che spareggiò l'incontro<ref name="Test 2" />: i padroni di casa, infatti, forti delle tre realizzazioni (non trasformate), si erano portati fino al 15-9, punteggio che li premiava fino a 14’14' dalla fine, quando un fallo di [[André Venter]] fu punito con un calcio piazzato che Jenkins trasformò; ancora Venter causò la punizione che portò il gallese a pareggiare i conti a 7’7' dalla fine, e al 77’77' Guscott, ben protetto dalla sua prima linea, calciò in mezzo ai pali per il definitivo 18-15 a favore dei Lions<ref name="Test 2" />.
 
A [[Welkom]], il 1º luglio, si tenne l’ultimol'ultimo degli incontri infrasettimanali, contro la provincia del [[Griffons|Northern Free State]]: nonostante la vittoria larga per 67-39, la coppia [[Ian McGeechan|McGeechan]]-[[Jim Telfer|Telfer]] si dichiarò «insoddisfatta»<ref name="NFS">{{Cita news | lingua = en | titolo = “Stamping” sours Lions’ stampede | url = http://www.independent.co.uk/sport/rugby-union-stamping-sours-lions-stampede-1248590.html | data = 2 luglio 1997 | autore = Chris Hewett | accesso = 27 marzo 2014 }}</ref> per la prestazione complessiva: a fronte delle dieci mete realizzate, infatti, i Lions ne concessero cinque agli avversari e incassarono 39 punti, che nessuno nel ''tour'' aveva loro inflitto fino a quel momento<ref name="NFS" />, neppure in un ''test match'' (la barriera fu infranta 8 anni più tardi in [[Tour dei British and Irish Lions 2005|Nuova Zelanda]], quando i Leoni persero 18-48 dagli ''[[Nazionale di rugby a 15 della Nuova Zelanda|All Blacks]]'').
 
L’ultimoL'ultimo ''test match'', a [[Johannesburg]], fu disputato da una selezione interbritannica visibilmente affaticata o, comunque, senza più la tensione agonistica che l’aveval'aveva portata a giocare con maggior determinazione e aggressività e a vincere i primi due incontri della serie<ref name="Test 3">{{Cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/springboks-find-sting-in-the-tail-1249353.html | titolo = Springboks find sting in the tail | pubblicazione = The Independent | data = 6 luglio 1997 | accesso = 27 marzo 2014 | autore = Chris Hewett }}</ref>; tuttavia, a dispetto del risultato, il più largo della serie (sconfitta 16-35), fino a circa sei minuti dalla fine il punteggio vedeva gli ''[[Nazionale di rugby a 15 del Sudafrica|Springbok]]'' in vantaggio per 23-16 e i Lions mancare una grossa occasione per andare a meta e possibilmente raggiungere il pareggio<ref name="Test 3" />; al 75’75' André Snyman portava i sudafricani a 28 e proprio allo scadere [[Joost van der Westhuizen]] marcava la meta che, trasformata, fissava il risultato finale a 35-16, che non modificava l’esitol'esito della serie ma salvava parzialmente l’orgogliol'orgoglio dei padroni di casa<ref name="Test 3" />.
 
== Reazioni ==
Il ''tour'', come detto, fu il primo dell’eradell'era professionistica del [[rugby a 15]], disciplina che aveva aperto le porte alla remunerazione dei giocatori solo nell’agostonell'agosto 1995, ponendo fine a quel fenomeno chiamato dai [[francia|francesi]] ''amateurisme marron'' (ovvero pagamenti clandestini o sotto mentite spoglie di prestazioni sportive in regime di dilettantismo obbligato<ref>{{cita|Rugby pour nuls|pag. 25}}</ref>), anche se la quasi totalità dei giocatori provenivano da carriere in gran parte dilettantistiche<ref name="professionismo">{{Cita news | lingua = en | url = http://www.dailymail.co.uk/sport/rugbyunion/article-2357303/FIVE-THINGS-WE-LEARNED-Scrum-comfort-Lions-rule-Wallabies-Gatland-got-right-BOD.html | titolo = Five Things We Learned: Scrum of Comfort for Lions, Never Rule Out the Wallabies and Gatland Got it Right on BOD | data = 6 luglio 2013 | pubblicazione = [[The Daily Mail]] | accesso = 27 marzo 2014 | autore = Luke Benedict}}</ref>; l'interrogativo più frequente nel mondo sportivo [[Regno Unito|britannico]] era, quindi, quale ruolo potesse avere, nell'epoca professionistica, una formazione costituita appositamente per un ''tour'' ogni quattro anni<ref name="Lions to spread">{{cita news | lingua = en | url = http://www.independent.co.uk/sport/lions-told-to-spread-the-word-1249671.html | titolo = Lions told to spread the word | autore = Chris Hewett | data = 8 luglio 1997 | pubblicazione = The Independent | accesso = 28 marzo 2014}}</ref> (per completezza d'informazione va ricordato che tale interrogativo si sarebbe riproposto ciclicamente, persino in occasione del ''tour'', vincente, in [[Australia]] del [[Tour dei British and Irish Lions 2013|2013]]<ref>{{cita news | lingua = en | titolo = Gatland’s genius was to ignore all the romantic guff and axe legend O'Driscoll | autore = Martin Samuel | data = 7 luglio 2013 | url = http://www.dailymail.co.uk/sport/article-2357976/Lions-beat-Australia-Warren-Gatlands-genius-drop-Brian-ODriscoll--Martin-Samuel-column.html | pubblicazione = [[Daily Mail]] | accesso = 28 marzo 2014}}</ref>).
 
La prima impressione a caldo, in seguito confermata dalla circostanza che i Lions continuarono la loro attività, fu che le quattro ''union'' delle Isole Britanniche riuscirono a gestire bene il passaggio al professionismo, e che le voci che volevano che i Lions fossero «una specie a rischio d'estinzione»<ref name="Lions to spread" /> fossero state smentite<ref name="Lions to spread" />.
Sulla scia del successo in terra [[sudafrica]]na, l’allenatorel'allenatore [[Ian McGeechan|McGeechan]] suggerì che i Lions non dovessero limitare la loro attività solo ai ''tour'' quadriennali, ma anche a incontri disputati sul proprio terreno in occasione delle visite di fine anno in Europa delle Nazionali dell’dell'[[Emisfero meridionale|Emisfero Sud]]<ref name="Lions to spread" />, anche se il presidente del comitato esecutivo della squadra, Ray Williams, fu più freddo al riguardo, e sottolineò che non è nella natura dei Lions disputare una gara ''una tantum'' come i [[Barbarian Football Club|Barbarians]], con tutti i rischi che esso comporta<ref name="Lions to spread" />, e che siccome i Lions disputano ''test match'' e vari incontri di alto livello, essi necessitano di preparazione e tempo di aggregazione, garantito solo in ottica di un ''tour''&nbsp;<ref name="Lions to spread" />.
 
Più in generale McGeechan si dichiarò fiducioso delle positive ricadute del ''tour'' sull’innalzamentosull'innalzamento della qualità del rugby britannico<ref name="Lions to spread" />, aggiungendo che sarebbe stato «un colpevole spreco»<ref name="Lions to spread" /> non mettere a frutto l’esperienzal'esperienza maturata dai quaranta elementi che scesero in campo in Sudafrica; il suo vice [[Jim Telfer]] al riguardo sottolineò la responsabilità degli allenatori nel mantenere alti tali standard raggiunti<ref name="Lions to spread" />, perché convinto che i giocatori tendano fisiologicamente a risparmiarsi quando non vi è necessità di impiegare sforzi superflui per vincere<ref name="Lions to spread" />.
 
Gran parte dei 22 inglesi impiegati nel ''tour'' costituirono l’ossatural'ossatura della [[Nazionale di rugby a 15 dell'Inghilterra|Nazionale]] di [[Clive Woodward]] e 11 di essi ([[Neil Back|Back]], [[Kyran Bracken|Bracken]], [[Mike Catt|Catt]], [[Lawrence Dallaglio|Dallaglio]], [[Will Greenwood|Greenwood]], [[Richard Hill (rugbista 1973)|Hill]], [[Martin Johnson|Johnson]], [[Jason Leonard|Leonard]], [[Mark Regan|Regan]] e [[Simon Shaw|Shaw]]) fecero parte della squadra che vinse la {{RWC|2003}} in [[Australia]].
 
Ai ''backstage'' della spedizione in Sudafrica è dedicato un documentario, pubblicato a fine 1997 e successivamente riedito su DVD, dal titolo ''Living with Lions''&nbsp;<ref>{{cita news | lingua = en | titolo = Christmas presents: Videos - Eternally yours, Ralph Fiennes in your front room | url = http://www.independent.co.uk/life-style/christmas-presents-videos--eternally-yours-ralph-fiennes-in-your-front-room-1288191.html | data = 12 dicembre 1997 | autore = James Rampton | pubblicazione = The Independent | accesso = 28 marzo 2014}}</ref>, cui si aggiunse un seguito che narrò delle ultime due partite, ''Living With The Lions 2 — The Final Week''.