Camera di commercio: differenze tra le versioni

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La '''camera di commercio''' è un [[ente (diritto)|ente]] che associa le [[impresa|imprese]] di un determinato territorio per tutelare i loro [[interesse (diritto)|interessi collettivi]], creare opportunità di affari e prestare loro eventuali altri servizi (ad esempio, di [[arbitrato]] per le controversie tra di esse o con i loro clienti). Si ritiene che le più antiche camere di commercio siano quelle di [[Marsiglia]], in [[Francia]], e [[Bruges]], in [[Belgio]], fondate nel [[1599]].<ref>La Camera di commercio di Milano si riallaccia alla [[Universitas Mercatorum Mediolanensium]] per sottolinearne il legame storico</ref>
 
L'ambito territoriale di riferimento di una camera di commercio è molto variabile: può andare da una [[città]] ad una [[circoscrizione]] di livello intermedio ([[provincia]], come in [[Italia]], [[regione amministrativa|regione]], [[contea (suddivisione amministrativa)|contea]] ecc.) fino ad un intero stato; esistono inoltre camere di commercio internazionali. Anche il numero di imprese aderenti può variare notevolmente, dall'ordine delle decine fino a quello delle centinaia di migliaia (sono più di 300.000 nella Camera di commercio e industria di [[Parigi]]). Le camere di commercio possono essere a loro volta associate in organizzazioni nazionali, come [[Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura|Unioncamere]] in Italia, o internazionali, come [[Eurochambres]] a livello europeo e l'[[International Chamber of Commerce]] (ICC) a livello mondiale.
Si ritiene che le più antiche camere di commercio siano quelle di [[Marsiglia]], in [[Francia]], e [[Bruges]], in [[Belgio]], fondate nel [[1599]].<ref>La Camera di commercio di Milano si riallaccia alla [[Universitas Mercatorum Mediolanensium]] per sottolinearne il legame storico</ref>
 
L'ambito territoriale di riferimento di una camera di commercio è molto variabile: può andare da una [[città]] ad una [[circoscrizione]] di livello intermedio ([[provincia]], come in [[Italia]], [[regione amministrativa|regione]], [[contea (suddivisione amministrativa)|contea]] ecc.) fino ad un intero stato; esistono inoltre camere di commercio internazionali. Anche il numero di imprese aderenti può variare notevolmente, dall'ordine delle decine fino a quello delle centinaia di migliaia (sono più di 300.000 nella Camera di commercio e industria di [[Parigi]]).
 
Le camere di commercio possono essere a loro volta associate in organizzazioni nazionali, come [[Unioncamere]] in Italia, o internazionali, come [[Eurochambres]] a livello europeo e l'[[International Chamber of Commerce]] (ICC) a livello mondiale.
 
== Storia ==
[[File:Università dei Mercanti - Prouisione sopra le sicurtà de' sensali, 1614 - 441.tif|thumb|Ordinanza con cui il Foro dei Mercanti di [[Bologna]] impone ai mediatori una cauzione per autorizzarli a svolgere l'attività, [[1614]] (Milano, [[Fondazione Mansutti]]).]]
Il fori dei mercanti erano delle corti speciali, fondate nella seconda metà del [[XVI secolo]] e comuni nelle città italiane commerciali. L'istituzione resiste fino all'arrivo di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], che li sostituisce con i Tribunali del commercio e, pochi anni dopo, con le Camere di commercio. I magistrati avevano mandato di risolvere le controversie mercantili, rispondendo alla necessità di risolvere in modo imparziale e rapido i procedimenti. Erano previsti cinque giorni per i casi normali, fino a trenta per le cause di valore maggiore. La funzione delle corti riguardava anche il controllo dei libri contabili, dei pesi e delle misure, nonché delle monete.
 
==Camere di commercio pubbliche e private==