John Ehrlichman: differenze tra le versioni

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Era l'assistente per gli [[affari interni]] di [[Richard Nixon]], ed è stata una figura chiave dello [[Watergate|scandalo Watergate]], per cui fu accusato di attività criminali per le quali ha scontato una pena di 18 mesi di [[reclusione]]. Era un devoto [[Cristianesimo scientista|scientista]].
 
Ehrlichman combatté nell'[[United States Air Force|aviazione americana]] durante la [[seconda guerra mondiale]]. Dopo il servizio militare, ha frequentato la [[UCLA]], laureandosi nel [[1948]]. Dopo la specializzazione alla scuola legale di [[Stanford Law School]], esercitò la professione legale a [[Boston]] fino al [[1968]], quando si dedicò alla politica a tempo pieno.
 
== Esperienza politica ==
Ehrlichman lavorò come uno degli uomini di punta dello staff di Nixon per le primarie delle [[Elezioni presidenziali statunitensi del 1960|presidenziali]] del [[1960]] e quelle per il [[Governatore|Governatorato]] della [[California]] del [[1962]].
 
Dopo la vittoria alle [[Elezioni presidenziali statunitensi del 1968|presidenziali]] del [[1968]], Ehrlichman divenne consigliere alla [[casaPresidente biancadegli Stati Uniti d'America|Casa Bianca]] - poi sostituito da [[John Dean]]. Mantenne questa carica per circa un anno prima di diventare Consigliere Capo per gli Affari interni. In questa veste fece parte del [[Inner circle|circolo interno]], come unogruppo dei più stretti collaboratori del presidente. Ehrlichman ed uno dei suoi amici più intimi, [[Harry Robbins Haldeman]], conosciuto alla UCLA, crearono quello che venne definito "Muro di Berlino" (''Berlin walls'') per la loro volontà di isolare Nixon dagli altri consiglieri. Ehrlichman creò i ''[[White House Plumbers]]'', un gruppo di spionaggio al centro dello [[scandalo Watergate]], nominando [[Egil Krogh]] come supervisore dell'attività di copertura, concentrandosi essenzialmente per evitare che informazioni importanti finissero sui ''[[Pentagon Papers]]''.
 
Dopo l'avvio delle indagini sullo scandalo nel [[1972]], Ehrlichman fece pressioni per evitare la riconferma di [[Patrick Gray]] a capo dell'[[F.B.I.]]. Il tentativo di allontanamento di Gray fu soltanto la punta dell'iceberg della sua attività costante di copertura nei confronti di Richard Nixon, svolta anche a costo di offuscare la figura del presidente in campo sia interno che internazionale.