Assedio di Budapest: differenze tra le versioni

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Il 20 gennaio [[1945]] la Wehrmacht lanciò una seconda offensiva per liberare la città assediata; questa volta l'attacco partì dalle posizioni a sud di Budapest. I successi iniziali dei tedeschi determinarono presto la creazione di una falla nelle linee sovietiche, attraverso la quale era possibile arrivare a minacciare le loro linee di rifornimento.<br />
Stalin allora ordinò alle sue truppe di mantenere le posizioni a qualsiasi costo. Su suo ordine, fu disposto il rafforzamento delle linee difensive nel settore meridionale del fronte attorno a Budapest, inviando due [[Corpo d'armata|corpi d’armatad'armata]] a contrastare l'offensiva tedesca. La resistenza opposta dall'Armata rossa e le difficoltà logistiche bloccarono questa nuova offensiva della Wehrmacht a soli venti chilometri dalla capitale ungherese.<br />
Con il fallimento di questa seconda offensiva, spariva per i tedeschi qualsiasi realistica possibilità di spezzare l'assedio attorno a Budapest. Le truppe tedesche assediate, visti i continui fallimenti delle operazioni di salvataggio, chiesero così l'autorizzazione di abbandonare la città, aprendosi la strada con le armi attraverso le linee nemiche. Hitler, però, rifiutò di acconsentire a questa richiesta.