Carlo Maria Carafa: differenze tra le versioni

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|Sesso = M
|LuogoNascita = Castelvetere
|LuogoNascitaLink =
|GiornoMeseNascita = 22 febbraio
|AnnoNascita = 1651
|LuogoMorte = Mazzarino
|LuogoMorteLink = Mazzarino (Italia)
|GiornoMeseMorte = 1 giugno
|AnnoMorte = 1695
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== Biografia ==
Suo padre Fabrizio morì giovane, quando Carlo aveva solo 20 anni. Ereditò da quest'ultimo i titoli nobiliari. Divenne quindi principe della [[Roccella]], marchese di [[Castelvetere]], conte di [[Grotteria]], di [[Condoianne]] e signore di [[Bianco (Italia)|Bianco]] e [[Siderno]].
 
=== Matrimonio con Isabella d'Avalos e morte dello zio Giuseppe Branciforti ===
Nel 1674 conviene a nozze con la cugina [[Isabella d'Avalos]], figlia dei [[Vasto|Marchesi del Vasto]]. Dal matrimonio con Isabella nacque una figlia morta giovanissima. L'anno dopo, in seguito alla morte dello zio Giuseppe Branciforti, fratello della madre, Carlo divenne principe di [[Butera]], marchese di [[Militello]] e [[Barrafranca]], conte di [[Mazzarino]] e del [[Grassuliato]], barone di [[Belmonte]], [[Fontana Murata]], [[Radali]], signore di [[Niscemi]], di [[Occhiolà]] e del [[Biviere di Lentini]].
 
=== Trasferimento a Mazzarino ===
Nel 1678 si trasferisce definitivamente a [[Mazzarino (Italia)|Mazzarino]], in Sicilia.
 
=== Parlamento siciliano ===
Carlo Maria Carafa presiedette il [[Parlamento siciliano]] nel 1681. Ricevette per questa motivazione una lettera dal Re di Spagna in persona, che si congratulava con lui per le grandi virtù. Presiedette nuovamente il [[Parlamento siciliano]] nel 1690. In questa occasione fece recapitare 200.000 scudi in più rispetto ai soldi previsti, facendo pagare le tasse anche agli uomini di chiesa.
 
=== La Chinea ===
Nel 1683 [[Carlo II]], re di Spagna, lo nomina ambasciatore per la consegna della [[Chinea]] al papa, che allora era [[Innocenzo XI]]. La consegna, avvenuta il 2 febbraio 1684, fu talmente sfarzosa da sorprendere la classe nobiliare romana.
 
=== Opere architettoniche ===
Carlo Maria Carafa contribuì alla costruzione di varie chiese nei territori di [[Mazzarino]], [[Butera]] e [[Niscemi]] o al restauro di edifici già presenti.
 
=== Occhiolà ===
L'11 gennaio 1693 la città di [[Occhiolà]] venne distrutta da una scossa di terremoto. Il principe fece costruire una nuova città, ovvero [[Grammichele]], la prima città in Europa con pianta esagonale, disegnata dall'architetto Michele da Ferla. Dopo la costruzione della nuova città, Carlo Maria Carafa non vi fece più ritorno.
 
=== Opere letterarie ===
Carlo Maria Carafa si distinse anche nella scrittura di opere letterarie. A [[Mazzarino (Italia)|Mazzarino]] infatti fece aprire ben tre tipografie e pubblicava molti libri tramite esse. Scrisse infatti:
* ''Instruttione Cristiana per Principi e Regnanti'', La Barbera, Mazzarino 1687;
* ''Opere politiche-cristiane'', Van Berge, Mazzarino 1692. L'opera è divisa in tre libri:
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*''Ordini, pandette e costituzioni d'osservarsi negli stati di Butera, Mazarino, Niscemi, Barrafranca, Occhiolà, Militello, &cc. Per la retta amministrazione della Giustizia'', Rummulo, Palermo 1686;
*''Ordini, Pandette e costituzioni d'osservarsi nelle città e Terre della Roccella e di Castelvetere, Grotteria, Martone e San Giovanni, Siderone, Condoianne, Sidereo e Cimina, Bianco, Casignana, Carafa e Fabrizia, in Calabria ultra'', Calatro, Mazzarino 1692.
 
== Critiche ==
Carlo Maria Carafa è stato soggetto, per alcune sue azioni, a critiche molto aspre. Gli storici sono discordanti sulla sua figura. C'è chi lo ritiene un esempio e chi invece lo ritiene uno spendaccione e lussurioso.
 
== Carlo Maria Carafa nella cultura odiernadi massa ==
A Carlo Maria Carafa è stata dedicata, a [[Grammichele]], la piazza principale. A [[Mazzarino (Italia)|Mazzarino]] l'istituto di istruzione secondaria superiore porta il suo nome. Sempre da [[Mazzarino (Italia)|Mazzarino]] è nata la manifestazione "''Alla Corte del Carafa"'', che coinvolge i paesi governati dal Carafa.
 
== Bibliografia ==
* ''Instruttione Cristiana per Principi e Regnanti'', La Barbera, Mazzarino 1687.
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*''Historia Genealogica della famiglia Carafa''.
 
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