Fantasia (film): differenze tra le versioni

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*[[Pierino e il lupo]] di [[Sergej Sergeevič Prokof'ev|Sergei Prokofiev]]
*l'Umoresca nº7 di [[Antonín Dvořák]] con i funghi de lo Schiaccianoci
*ll cigno di TouelaTuonela dalla [[Suite Lemminkäinen]] (1893) di [[Jean Sibelius]]
*la ''[[Cavalcata delle Valchirie]]'' dall'opera ''[[Die Walküre|Le Valchirie]]'' di [[Richard Wagner]]
La più conosciuta delle sequenze scartate è ''[[Fantasia (film)#Clair de lune, la huitième séquence|Clair de lune]]'' che non fu inclusa solo per ragioni di eccessiva lunghezza<ref name="DisneyAtoZ p 106">{{en}} Dave Smith, ''Disney A to Z: The Updated Official Encyclopedia''</ref>. Questa sequenza è poi stata utilizzata, con musiche moderne nel classico [[Musica maestro (film 1946)|Musica maestro]] del 1946, insieme a Pierino e il lupo di Prokofiev. Le musiche furono registrate fra dalla gennaio e maggio 1939<ref name="Animated Man p146">{{en}} Michael Barrier, ''The Animated Man: A Life of Walt Disney'', .</ref>. Le sette sequenze finali furono stabilite una volta per tutte nel luglio del 1939, quando fu scartata la sequenza di Claire de Lune. ''Clair de Lune'' venne presto rimosso dal programma di ''Fantasia'', ma Disney e i suoi sceneggiatori incontrarono dei problemi nell'impostare una storia concreta su ''Cydalise''. La sua marcia di apertura, "L'entrata dei piccoli fauni", aveva attratto Disney al pezzo, che in un primo momento forniva le adeguate rappresentazioni di fauni che lui voleva. Il 5 gennaio 1939, a seguito di una ricerca di un pezzo forte per adattarsi al tema mitologico, il pezzo venne sostituito da sezioni della sesta sinfonia di Beethoven. Stokowski non fu d'accordo con lo scambio, credendo che l'idea della mitologia di Disney "non è proprio il tema che questa sinfonia tratta". Era anche preoccupato dell'accoglienza dagli appassionati di musica classica, che avrebbero criticato Disney per essersi avventurato troppo lontano dalla volontà del compositore.<ref>Gabler, pp. 317–318</ref> Taylor invece accolse con favore il cambiamento, descrivendolo "stupefacente", e non vedeva "nessuna obiezione possibile ad esso".<ref name="culhanebook134">Culhane, p. 134</ref>