Isidoro di Siviglia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Atarubot (discussione | contributi)
template citazione; rinomina/fix nomi parametri; converto template cite xxx -> cita xxx; elimino parametri vuoti
Nessun oggetto della modifica
Riga 36:
== Biografia ==
 
Discendente da una famiglia di antico lignaggio, risalente addirittura all'età romana, perse presto i genitori Severiano e Turtura e fu cresciuto dal fratello Leandro, che più tardi, intorno all'anno 600, avrebbe avvicendato sul soglio dell'arcidiocesi. Anche Leandro fu fatto santo, come gli altri due fratelli [[Fulgenzio di Astigi|San Fulgenzio]], vescovo di [[Ecija]], e [[Santa Fiorenza]], [[badessa]] di forse 40 conventi: quattro fratelli tutti canonizzati<ref name="craugh" />.
 
Proprio nelNel corso del vescovato di Isidoro, la Spagna visigotica (da lui convertita) riconobbe in questa figura una paternità di rinascita culturale, e di conservazione dei saperi del passato, che vennero da luiIsidoro racchiusiracchiuse in compendi ed antologie; riuscì a riunire quindi, tutto lo scibile del tempo, in linea con le possibilità dell'epoca, preservandolo da una possibile dissoluzione indotta dalla disgregazione socio-politica dell'Occidente.
 
Questa enorme opera di salvaguardia del patrimonio culturale del passato, però, viene descritta quale carenza o limitazione del pensiero<ref>{{Cita libro|autore = Livio Garzanti|titolo = Enciclopedia Europea|anno = 1978|editore = Aldo Garzanti|città = Milano}}</ref> nella sua originalità di autore<ref>{{Cita web|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/isidoro-di-siviglia-santo/|titolo = Isidòro di Siviglia, santo|accesso = 14 giugno 2015|sito = www.treccani.it}}</ref>.
 
Riunì, inoltre, diversi concili provinciali tra cuii quali si ricorda in particolare quello del 633, ossia il [[quarto Concilio nazionale di Toledo]], durante il quale si occupò di uniformare, a discapito dei priscillanisti, le formule liturgiche della regione spagnola.
 
Fu denominato ''doctor egregius''.
Riga 119:
== Patrono della Rete ==
 
[[Papa Giovanni Paolo II]] lo ha designato nel [[2002]] come [[patrono]] di [[Internet]] e di chi ci lavora, essendo stato l'autore della prima enciclopedia mai scritta (antesignana di Internet, attraverso cui è possibile accedere a tutto lo scibile umano, e dei [[database]], in quanto raccolte di dati ordinati e classificati). Nel [[1999]] era stato un movimento spontaneo di utenti cattolici di internet a sollevare la proposta e sollecitarne l'accoglimento in [[Vaticano]]<ref name="craugh">Thomas J. Craughwell, ''Santi per ogni occasione'', Ed. Gribaudi, 2003 - ISBN 8871527372</ref>.
 
Informalmente era già stato considerato patrono della [[Academia de Ciencias Eclesiasticas]] di [[Madrid]]<ref>{{es}} Agustín Severiano Fernández, ''Panegírico de San Isidoro: arzobispo de Sevilla, patrono de la Academia de Ciencias Eclesiásticas de Madrid'', Ed. Imprenta de D. L. Amarita, 1841</ref>.