Ferecrate: differenze tra le versioni

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{{S|drammaturghi greci antichi}}
{{Bio
|Nome = FerècrateFerecrate
|Cognome =
|PreData = {{lang-grc|Φερεκράτης|Pherekràtes}}; {{latino|Pherecrates}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Atene
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}}
== Biografia ==
Ferecrate (gr.:Φερεκράτης) visse in [[Atene]] nella seconda metà del [[V secolo a.C.]], operando dapprima come [[attore]]<ref>Anon. de Com., p. XXIX.</ref> e in seguito scrivendo [[commedia|commedie]] grazie alle quali vinse, nel [[437 a.C.]], le gare teatrali<ref>''IG'' indetteII2 ad2325, Atene56.</ref>.
 
Contemporaneo di [[Aristofane]], collaboratore di [[Cratete di Atene]], si dedicò soprattutto alle commedie di costume e di carattere, dimostrandosi, però, originale sia nei contenuti sia nei temi.<ref>''Le Muse'', Novara, De Agostini, Novara, 1966, Volvol. IV, pagp. 492.</ref>.
== Commedie ==
Della sua produzione [[teatro|teatrale]] sono rimasti 18 titoli (di cui cinque dubbi già nell'antichità)<ref>{{cita|Rossi-Nicolai|288}}.</ref> e 250228 [[frammento|frammenti]].
 
L'operaIl frammento più consistente, tra quellequelli sopravvissutesopravvissuti, è i ''MetallesMinatori'' ("I minatori"), una satira sulle convinzioni religiose sull'oltretomba., Nellamentre la commedia ''Coriannò'', invece, era dedicata ad una cortigiana descriveche, tra l'altro, descriveva un gioioso banchetto a base di vino e fichi secchi.
Della sua produzione [[teatro|teatrale]] sono rimasti 18 titoli (di cui cinque dubbi già nell'antichità)<ref>{{cita|Rossi-Nicolai|288}}.</ref> e 250 [[frammento|frammenti]].
 
NelAncora, branoin intitolatoun frammento dei ''Crapàtali'', appare [[Eschilo]] a difendere dall'oltretomba il senso ed il significato della sua letteratura.
L'opera più consistente, tra quelle sopravvissute, è i ''Metalles'' ("I minatori"), una satira sulle convinzioni religiose sull'oltretomba. Nella commedia ''Coriannò'', una cortigiana descrive un gioioso banchetto a base di vino e fichi secchi.
 
Ferecrate, però, non rinunciava del tutto alla satira personale, perché vediamo, dai frammenti delle sue opere, che egli aveva attaccato Alcibiade, il poeta tragico Melanzio e altri<ref>[[Ateneo di Naucrati|Ateneo]], VIII, 343c; XII, 538b; [[Fozio di Costantinopoli|Fozio]], ''Lessico'', p. 626, 10. </ref>.
Nel brano intitolato ''Crapàtali'', appare [[Eschilo]] a difendere dall'oltretomba il senso ed il significato della sua letteratura.
 
Fu famoso per gli [[intreccio|intrecci]] delle sue commedie e per aver inventato un nuovo tipo di [[verso]] chiamato [[ferecrateo]]<ref>Hephaest. Gli10, 5; 15, 15.</ref> e per lo stile, per cui gli fu dato l'attributo di "''atticissimo''"<ref>{{polytonic|Ἀττικώτατος Φερεκράτης}}, in [[Ateneo di Naucrati]], ''[[Deipnosophistai]]''VI, 268e.</ref>) per la purezza della lingua (con riferimento all'[[atticismo]]).
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* R. Kassel-C. Austin, ''PCG'', vol. VII.
* {{cita libro|Luigi Enrico|Rossi|coautori=Roberto Nicolai|Corso integrato di letteratura greca. L'età classica|2006|Le Monnier|isbn=978-88-00-20328-9|cid=Rossi-Nicolai}}
* ''Fragments of Old Comedy'', Volume II: ''Diopeithes to Pherecrates'', edited and translated by I. C. Storey, Massachussets, LCL, 2011.
 
== Altri progetti ==