Fiat Cinquecento: differenze tra le versioni

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=== La Cinquecento ED ===
La prima serie della ED (acronimo di ''Economy Drive)'') fu presentata alla stampa italiana il 15 dicembre 1991 insieme alla versione 903cc di derivazione [[Fiat 127]]. Essa fu accolta molto bene dal pubblico, sia italiano che europeo, nonostante il piccolo motore, le prestazioni modeste e la mancanza della quinta marcia. Fu molto apprezzata soprattutto per i bassi consumi e i relativi bassi costi gestionali. Esteriormente si presenta con paraurti in plastica nera e cerchi in acciaio, a differenza della versione 903 con borchie non integrali che coprono solo l'area intorno ai 4 bulloni dei cerchioni. Gli specchietti (uno o due a seconda degli optional) e le maniglie non sono in tinta con la carrozzeria, come anche il tappo del carburante, nella prima serie sino all'inizio del 1993 tondo e senza sportellino.
 
La piccola autovettura, il cui peso si aggirava sui 675 kg, è spinta da un bicilindrico (codice motore 170 A.000) con cilindri in linea ma orizzontali, derivato direttamente da quello della Fiat 126. Esso è raffreddato ad acqua e dotato di un carburatore Weber a doppio corpo con centralina di accensione statica Nanoplex MED 210, che genera a 5000 giri una potenza di 23 cavalli, sufficienti a spingere l'auto in quarta marcia a circa 128 km/h. L'impianto di lubrificazione è a lobi (sarà meccanico sulle versioni superiori) mentre l'impianto di raffreddamento è a liquido. La marmitta non è catalitica nella primissima versione, aggiornata nella seconda. Per quanto riguarda l'abitacolo esso è molto spazioso e pratico. Tutto il cruscotto nella prima serie è nero scuro, grigio in tutte le altre versioni successive (salvo per la ''Sporting''). Non è prevista alcuna console centrale o mobiletto portaoggetti e gli alzacristalli elettrici risultano tra gli optional. È dotata tuttavia di sbrinatore sul lunotto posteriore, tergilunotto, cinture regolabili e appoggiatesta (solo anteriori, i posteriori erano previsti solo per il mercato estero, come la Polonia). Tra gli optional vi era anche la predisposizione per l'autoradio. Il primo quadro strumenti riproduceva quello della sua antenata 126 Bis, dotato di spie luminose rettangolari sulla sinistra, tachimetro al centro (con fondo scala a 160 km/h) e indicatori temperatura acqua e livello benzina sulla destra, soppiantato nelle serie successive con lo stesso della versione 903cc e 899cc.