Carlo Salamano: differenze tra le versioni

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|NomeCompleto =
|Immagine = Carlo salamano.jpg
|Didascalia = Salamano aldurante volanteil dicollaudo unadella [[Fiat 508 Balilla|Fiat 508 Sport]]
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{ITA 1861-1946|Italia}}
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|Cognome = Salamano
|Sesso = M
|LuogoNascita = TorinoVercelli
|GiornoMeseNascita = 3 gennaio
|AnnoNascita = 18901891
|LuogoMorte = Torino
|GiornoMeseMorte = 19 gennaio
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}}
==Biografia==
Salamano iniziò la sua avventura in campo motoristico a 14 anni come apprendista presso l'[[Aquila Italiana]] di [[Giulio Cesare Cappa]]. Nel [[1908]], in seguito alla prima chiusura dello stabilimento, Salamano resta senza lavoro, ma viene assunto da [[Vincenzo Lancia]] che lo forma nel ruolo di collaudatore.
Collaudatore ufficiale della [[Fiat]] fino agli [[anni 1950]],<ref>{{cita web|url=http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=395|titolo=La storia siamo noi|editore=rai.it|accesso=20 settembre 2011}}</ref> vincitore in carriera del [[Gran Premio d'Italia 1923|1º Gran Premio d'Europa]] nel 1923.
 
Rimase alla [[Lancia (azienda)|Lancia]] fino al [[1911]], quando fu chiamato alle armi per il [[servizio di leva]]. Assegnato alla [[Servizio automobilistico dell'Esercito|1º Battaglione automobilisti]], fu inviato di stanza in [[Somalia italiana|Somalia]].
 
Rientrato in [[Italia]] e congedato nel [[1913]], fu assunto dalla [[FIAT]] quale collaudatore per [[Trattore d'artiglieria|trattori d'artiglieria]]. Allo scoppio della [[Prima guerra mondiale]] Salamano fu militarizzato e inviato al fronte come istruttore per trattoristi. Tornato a Torino al termine del conflitto si occupò principalmente del collaudo e sviluppo di nuovi modelli di [[autovetture]] civili di serie, come la "[[Fiat 70|70]]" e la "[[Fiat 501|501]]", e da competizione.
 
Nel [[1922]] fu inserito nella celebre ''[[Équipe Fiat]]'', con [[Pietro Bordino|Bordino]], [[Alessandro Cagno|Cagno]], [[Enrico Giaccone|Giaccone]], [[Evasio Lampiano|Lampiano]] e [[Felice Nazzaro|Nazzaro]].
L'esordio di Salamano come pilota avvenne il 3 settembre 1922, in occasione del "Gran Premio Vetturette", gara inaugurale del [[Circuito di Monza]]. I piloti della ''Équipe Fiat'' di posizionarono ai primi quattro posti con, nell'ordine, Bordino, Giaccone, Lampiano e Salamano. Nel [[1923]] conquista una grande vittoria internazionale nel tragico [[Gran Premio d'Italia 1923|1º Gran Premio d'Europa]], funestato dalla morte di [[Ugo Sivocci]].
 
Negli anni successivi Salamano continua ad alternare l'attività di collaudatore a quella di pilota, ottenendo buoni piazzamenti. È del [[1927]] la sua ultima gara durante la [[Coppa delle Alpi]]. In quell'anno, infatti, la FIAT decise di ritirarsi dalle competizioni. Salamano scelse di rimanere al servizio della [[Casa automobilistica|Casa]] torinese in qualità di collaudatore, assumendo in seguito la direzione del dipartimento esperienze autoveicoli.
 
Nella sua veste di collaudatore, protrattasi per quasi mezzo secolo, Salamano curò la messa a punto di oltre 80 prototipi, percorrendo più di 5 milioni di chilometri. Nel [[1962]], in età ormai avanzata e ritenendosi non più in grado di dirigere il servizio collaudi su strada, fu lui stesso a presentare le dimissioni che vennero accolte e accompagnate dalla nomina a consulente della direzione generale FIAT.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* Ferruccio Bernabò, ''È morto Carlo Salamano, popolare asso del volante'', [[Stampa sera]], 20 gennaio 1969, pag. 12
* ''Carlo Salamano'', [[Illustrato Fiat]], gennaio 1969, pag. 3
==Voci correlate==
*[[Gran Premio d'Italia 1923]]