Ipocentro: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
L'ipocentro di un terremoto è il luogo a partire dal quale si libera l'[[energia elastica]] accumulata durante la [[deformazione]] della roccia, originando così il flusso di forze che genera il terremoto. Una volta iniziatocominciato il processo di rottura, dall'ipocentro si irradiano [[onda longitudinale|onde longitudinali]] e [[onde trasversali|trasversali]]; in seguito all'interferenza di quest'ultime con la superficie terrestre, si generano le [[onda superficiale|onde superficiali]], a carattere più complesso. L'ipocentro si trova verticalmente sotto l'[[epicentro]] e la distanza tra epicentro e ipocentro è detta «profondità focale».<ref name=oddone/>
 
Si ricorda che la sorgente sismica non è mai puntiforme, bensì occupa un'estensione geometrica: di conseguenza, il termine «ipocentro» si riferisce nello specifico al [[centro di massa]] del volume di roccia dove avviene la rottura.<ref name=oddone>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ipocentro_(Enciclopedia-Italiana)/|editore=Treccani|accesso=30 dicembre 2015|titolo=Ipocentro|opera=Enciclopedia Italiana|anno=1932|autore=Emilio Oddone}}</ref>
 
== Profondità ==
A seconda della profondità dell'ipocentro si distinguono:<ref>{{cita libro|autore=Giuseppe Tedesco|titolo=Introduzione allo studio dei terremoti|p=32|anno=2005|editore=Alpha Test|ISBN=ISBN 8848306292}}</ref><ref>{{cita web|citazione=Tradizionalmente i t. vengono suddivisi in superficiali, intermedi e profondi, se la loro profondità è rispettivamente inferiore a 70 km, compresa tra 70 e 300 km, superiore a 300 km.|accesso=30 dicembre 2015||editore=Treccani|titolo=terremoto|opera=Enciclopedie on line|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/terremoto/}}</ref>