Anamorfismo: differenze tra le versioni
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Il soggetto originale può essere una figura piana oppure un oggetto [[Tridimensionalità|tridimensionale]]. Nel secondo caso, l'osservatore dell'anamorfismo percepirà la figura come tridimensionale. In altri casi la visione è possibile utilizzando uno specchio curvo (ad esempio cilindrico o conico).
A partire dal [[Rinascimento]] diversi pittori hanno fatto uso dell'anamorfismo per nascondere significati alternativi in un'opera. [[Leonardo da Vinci]] ha tracciato in alcuni suoi appunti diversi esempi di figure anamorfiche. Nella parte inferiore del dipinto ''[[
La tecnica è usata nel [[cinema]], nel [[teatro]] e nel settore [[Pubblicità|pubblicitario]]. Nella tecnica cinematografica ''[[CinemaScope]]'', l'anamorfismo è utilizzato per riprendere un [[formato di schermo]] con [[rapporto base/altezza]] differente da quello della [[Pellicola cinematografica|pellicola]]. Speciali [[lente anamorfica|lenti anamorfiche]] comprimono l'immagine lateralmente (''compressione anamorfica'') al momento della ripresa e la riespandono durante la [[
Alcuni artisti contemporanei, tra cui l'[[Inghilterra|inglese]] [[Julian Beever]], si sono specializzati nel dipingere su pareti di edifici o marciapiedi opere anamorfiche tali che i passanti percepiscano cavità o oggetti tridimensionali che in realtà non esistono.
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