Colpo di Stato in Cecoslovacchia del 1948: differenze tra le versioni

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[[File:Demise ministru.jpg|thumb|Febbraio 1948: i ministri democratici si dimettono]]
Il [[colpo di stato]] cecoslovacco del [[1948]], fu un'azione fatta dai comunisti cecoslovacchi, con la quale gli stessi misero fine alla [[terza Repubblica Cecoslovacca]], instaurando in [[Cecoslovacchia]] un [[regime comunista]].
 
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Beneš aveva raggiunto un compromesso con il KSČ negoziando l'alleanza sovietica, ma allo stesso tempo sperando di far diventare la [[Cecoslovacchia]] un "ponte" tra [[Europa orientale]] ed [[Europa occidentale]], capace di mantenere i contatti con entrambe le parti, mentre l'obiettivo del leader del KSČ [[Klement Gottwald]] era la graduale salita al potere del KSČ tramite i mezzi della democrazia.
[[File:Gottwald & Stalin.jpg|thumb|Ritratti di Stalin e Gottwald in una riunione del KSC svoltasi nel 1947]]
 
I cecoslovacchi, amareggiati dall'Occidente per gli [[Accordi di Monaco]], risposero favorevolmente sia al KSČ sia all'alleanza con l'[[Unione Sovietica]] ed i comunisti ottennero una forte rappresentanza nei comitati nazionali eletti dal popolo, i nuovi organi di amministrazione locale. Il KSČ organizzò e centralizzò il movimento dei sindacati; su 120 rappresentanti al Consiglio Centrale dei Sindacati, 94 erano comunisti. Il partito operò per acquisire una rappresentanza di massa, tra cui quella dei contadini e della piccola [[borghesia]], come anche del [[proletariato]]. Tra il maggio [[1945]] e il maggio [[1946]], gli iscritti al KSČ passarono da 27.000 a 1,1 milioni.