Barbanera (almanacco): differenze tra le versioni

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===La Fondazione Barbanera 1762===
La raccolta di documenti legati alla figura di Barbanera e alla sua tradizione ha portato alla costituzione della Fondazione Barbanera 1762, ente no profit dedito allo studio e alla valorizzazione della cultura almanacchistica. Nata per volontà dell'editore Feliciano Campi, la Fondazione Barbanera 1762 custodisce un archivio storico che comprende documenti (recensioni, bossi tipografici, materiali di stampa) riguardanti Barbanera, la sua storia, la sua fortuna e una vasta biblioteca specializzata in editoria popolare. Tra le varie raccolte, conserva una significativa collezione di almanacchi, calendari e altre testimonianze di editoria a larga circolazione e un originale fondo antico volto a ricostruire i quotidiani strumenti di studio dell'astrologo pronosticatore<ref>[http://pprn.infoteca.it/bw5ne5/Opac.aspx?WEB=FNBN&SRC=SADV/ Si veda il catalogo bibliografico della Fondazione Barbanera 1762.]</ref>.
Nel 2015 l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]] ha accolto la Collezione di almanacchi Barbanera 1762-1962 conservata presso la Fondazione Barbanera 1762 nel [[Memoria del mondo|Memory of the World Register]], il programma che censisce e tutela i principali patrimoni documentari dell'umanità. Nell'inserire la collezione nel prestigioso registro, l'UNESCO le haè stato riconosciuto valore di universalità quale simbolo di un genere letterario che ha contribuito a creare la cultura di massa e l'identità di intere nazioni<ref>[http://www.unesco.org/new/en/communication-and-information/flagship-project-activities/memory-of-the-world/register/full-list-of-registered-heritage/registered-heritage-page-2/collection-of-barbanera-almanacs/ Si veda la motivazione dell'Unesco nel sito del Memory of the World Register.]</ref>.
 
==Note==