Cibele: differenze tra le versioni

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'''Cibele''' ([[Lingua greca|greco]]: Κυβέλη - Kybelē; [[Lingua latina|latino]]: ''Cibelis'') è un'antica divinità [[Anatolia|anatolica]], venerata come [[Grande Madre|Grande Madre Idea]], dal [[Monte Ida (Turchia)|monte Ida]] presso [[Troia]],<ref name="Tina Squadrilli 1961">Tina Squadrilli,''Vicende e monumenti di Roma'', [[Staderini Editore]],1961,Roma,pag.34</ref> dea della natura, degli animali (''[[potnia theron]]'') e dei luoghi selvatici. Divinità ambivalente, simboleggiava la forza creatrice e distruttrice della Natura.
 
Il centro principale del suo culto era il santuario di [[Pessinunte]], nella [[Frigia]], da cui attraverso la [[Lidia]] passò approssimativamente nel [[VII secolo a.C.]] nelle colonie [[Grecia|greche]] dell'[[Asia Minore]] e successivamente nel continente, a Roma. Nella [[mitologia greca]] fu identificata con [[Rea (mitologia)|Rea]], la madre degli Dei.
 
Cibele viene generalmente raffigurata seduta sul trono trao sul carro trainato da due [[Panthera leo|leoni]] o [[Panthera pardus|leopardi]],; spessoè conaccompagnata indal manosuo uncompagno tamburello[[Attis]] e condai susuoi ilsacerdoti. Sul capo ha una [[Corona muraria|corona turrita]].
 
I due leoni rappresentano i personaggi mitologici di [[Melanione]] e [[Atalanta (mitologia)|Atalanta]], trasformati in leoni da [[Zeus]] e condannati a trascinare il carro della dea come punizione per aver profanato un tempio di quest'ultima.