Sassolungo: differenze tra le versioni

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La vetta del Sassolungo venne raggiunta la prima volta il 13 agosto [[1869]] dal viennese [[Paul Grohmann]] e le guide Franz Innerkofler e Peter Salcher. Precedentemente ci sono stati vari tentativi, il più deciso dei quali da parte di Waitzenbauer e la guida Johann Pinggera di [[Solda (Stelvio)|Solda]].
Il percorso dei primi salitori coincide solo per un tratto relativamente breve con l'attuale "via normale": dapprima essa percorre una stretta cornice sul fianco sud-ovest detta Cengia dei Fassani che aiuta a raggiungere il Ghiacciaio del Sassolungo. Poi per canaloni accede alla conca detta l'Anfiteatro e per una cresta ritairta di torri raggiunge la cima. È una delle vie normali più difficili e complesse delle Dolomiti che richiede fino a 5 ore, con diversi tratti di III e III+, quasi in cima è situato il piccolo [[Bivacco Giuliani]].
 
Nel 1911 [[Angelo Dibona]] apre una via attraverso le gole della parete nord-ovest (verso il Salame) che raggiunge la vetta del Campanile Ovest. La "via Dibona" è una delle massime realizzazioni della fortissima guida ampezzana, con uno sviluppo di oltre 1100 m, e difficoltà di V+, notevoli per l'epoca dell'apertura. Oggi è una via quasi sconosciuta.