Vitamina K: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m migliorato uso delle virgole e ristrutturati alcuni periodi |
|||
Riga 1:
{{Disclaimer|medico}}
Per '''vitamina K''' s'intende una serie di composti che derivano dal 2-metil-1,4-[[naftochinone]]. Il termine vitamina K deriva dall'iniziale della parola danese ''Koagulation vitamin'' coniata nel [[1935]] dallo scienziato danese [[Henrik Carl Peter Dam]] per indicare quei composti che in qualche modo erano in grado di far regredenti patologie emorragiche che manifestavano animali sottoposti ad un'alimentazione a base di cereali e lieviti. Negli anni successivi
▲Il termine vitamina K deriva dall'iniziale della parola danese ''Koagulation vitamin'' coniata nel [[1935]] dallo scienziato danese [[Henrik Carl Peter Dam]] per indicare quei composti che in qualche modo erano in grado di far regredenti patologie emorragiche che manifestavano animali sottoposti ad un'alimentazione a base di cereali e lieviti. Negli anni successivi tale composto risultò essenziale nel mantenere i livelli di alcuni fattori della coagulazione, in particolare interviene nella sintesi delle protrombina e per tale motivo viene considerata Vitamina antiemorragica, e successivamente vennero identificati altri derivati dotati della stessa azione biologica. Nel [[1974]] venne scoperto il meccanismo di funzionamento della vitamina K.
{| align="right"
Line 15 ⟶ 14:
Le vitamine K vengono suddivise in tre gruppi:
* Vitamina K<sub>1</sub> o '''fillochinone''' (2-metil-3-fitil-1,4-naftochinone) di origine vegetale e che costituisce la forma più presente nella dieta,
* Vitamina K<sub>2</sub> o menachinoni di origine batterica,
* Vitamina K<sub>3</sub> o menadione, liposolubile, di origine sintetica ed il suo derivato bisolfitico, idrosolubile.
Le diverse forme della vitamina K vengono assorbite in tratti differenti dell'[[intestino]].<br />La vitamina K<sub>1</sub> viene assorbita a livello dell'[[ileo (intestino)|ileo]] con un meccanismo energia-dipendente mentre
▲La vitamina K<sub>1</sub> viene assorbita a livello dell'[[ileo (intestino)|ileo]] con un meccanismo energia-dipendente mentre i menachinoni pare che vengano assorbiti nel [[colon]]. In entrambi i casi il corretto assorbimento dipende dalla normalità delle funzioni biliare e pancreatica e viene favorito dalla presenza di [[lipidi|grassi]]. Successivamente la vitamina K viene inserita nei [[chilomicroni]] e da qui passata alle [[VLDL]] ed alle [[lipoproteine a bassa densità]] (LDL) da cui viene ceduta ai tessuti.
La vitamina K viene immagazzinata assai poco e per di più presenta un tempo di [[emivita (farmacologia)|emivita]] di circa 17 ore, il che ne rende necessario un continuo apporto ottenuto dalla dieta e dai [[Bacteria|batteri]] sintetizzatori che si trovano nell'intestino ([[Escherichia coli]]).
La vitamina K<sub>2</sub> e la K<sub>1</sub> vengono
La vitamina K agisce come coenzima di una [[Acidi carbossilici|carbossilasi]] che determina [[carbossilazione]] di residui di [[acido glutammico]] per formare l'[[amminoacido]] [[acido γ-carbossiglutammico]] (Gla). Ciò fa sì che possano venir rese attive alcune proteine:
Line 31 ⟶ 29:
* l'[[osteocalcina]] e la [[proteina Gla della matrice]] a livello dell'[[osso]].
In particolare catalizza la carbossilazione in γ dei primi 10 residui di acido glutammico presente nel precursore della protrombina a partire dall'estremità N-terminare. I due residui carbossilici che si trovano nel Gla, che in condizioni fisiologiche sono ionizzati, sono in grado di legare il [[Calcio (elemento chimico)|Ca<sup>2+</sup>]]. In questa forma sono in grado di formare legami ioni con i gruppi anionici presenti nei [[fosfolipidi]] delle membrane delle [[piastrine]] traumatizzate. In seguito a una serie di reazioni la protrombina si trasformerà in [[trombina]], che a sua volta trasformerà il [[fibrinogeno]], che è insolubile nel plasma, in [[fibrina]] che è solubile. La fibrina spontaneamente si organizzerà per formare un coagulo e bloccare l'emorragia dalla ferita.
La forma attiva della vitamina K è l'idrochinone (KH2), ottenuto da una reazione di [[Riduzione (chimica)|riduzione]] catalizzata da una [[riduttasi]] dipendente da [[niacina|NADPH]] e da gruppi sulfidrilici. Durante la reazione di carbossilazione per generare Gla, l'idrochinone viene trasformato in epossido
Alcuni farmaci anticoagulanti
== Fonti alimentari ==
La vitamina K si trova sia negli alimenti vegetali
Tra i vegetali
==Carenza==
Vista la diffusione della vitamina K nei cibi e la sua produzione batterica, è difficile avere quadri carenziali. Negli adulti si può avere carenza di tale vitamina a seguito a patologie da malassorbimento o alterazioni della [[bile]]. I soggetti con trombosi venosa profonda e cardiopatici a rischio di tromboembolia sono routinariamente trattati con antagonisti della vitamina K ([[warfarin]] o [[dicumarolo]]) e seguono questa terapia per molti mesi, se non per diversi anni. Sono categorizzati come i più a rischio di sviluppare carenze serie di vitamina K, a meno che non introducano periodicamente probiotici, come per esempio [[Lactobacillus|lattobacilli]], per implementare le funzioni sintetiche della flora batterica intestinale.
La carenza si manifesta all'inizio con aumento del [[tempo di coagulazione]] e diminuzione della protrombina, poi con segni clinici che vanno dalle [[petecchia (medicina)|petecchie]] sino a grandi [[emorragia|emorragie]]. Dato che la vitamina K partecipa attivamente alla fissazione del calcio nelle ossa attraverso le proteine Gla ed osteocalcina, in soggetti predisposti la sua carenza può addirittura causare fenomeni osteoporotici antecedenti a disordini coagulativi.
|