Porfirio Díaz: differenze tra le versioni

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Tuttavia, nel [[1884]], vista la corruzione crescente e l'incompetenza del governo, si ripresentò e dopo aver vinto modificò la Costituzione del 1857 in modo da consentirgli di venire rieletto. Restò al potere ininterrottamente fino al [[1910]]. Il lungo periodo del suo governo dittatoriale garantì lo sviluppo dell'[[industria]], dei [[Commercio|commerci]] e dei [[trasporto|trasporti]] ([[Strada|strade]], [[ferrovia|ferrovie]], [[Telegrafo|telegrafi]]), rendendo tuttavia dipendente il paese dalle imprese estere aprendolo opportunamente alla colonizzazione dei [[Capitale (economia)|capitali]] stranieri (concessione dei diritti di sfruttamento del suolo), benché ciò assicurasse la modernizzazione. Durante gli anni di ininterrotto potere, strinse un patto con le élite agrarie e il padronato [[latifondo|latifondista]] (che si era assicurato il controllo degli ''ejidos'', le terre pubbliche comunali, sfruttando i ''[[peone]]s''), composto dagli ''hacendados'', riducendo gli spazi di libertà civile (non fu fatto alcuno sforzo per l'istruzione delle classi povere) e politica, e operando repressioni ai danni del [[movimento operaio]], attraverso la proibizione degli [[Sciopero|scioperi]]. Perseguì il rigore di bilancio e il risanamento finanziario.
Ebbe anche l'appoggio di numerosi intellettuali fra i quali [[Francisco G. Cosmes]], [[Telésforo García]], [[Francisco Bulnes]], [[Salvador Díaz Mirón]], [[Federico Gamboa]], [[Victoriano Salado Álvarez]].<ref> {{cita web|url = http://html.rincondelvago.com/porfiriato_3.html|titolo = Los intelectuales en el Porfiriato|accesso = 28 novembre 2007|formato = HTML|lingua = spagnolo}}</ref>
 
Porfirio Diaz fu pure [[massone]]. Tra il 1890 e il 1901 riuscì a unire diverse obbedienze massoniche, in alcuni casi con la forza. Fu Gran maestro della Gran Loggia "La Gran Dieta Simbólica" fino al 1901, data della sua dissoluzione<ref>José Luis Trueta Lara - Masones en México - edit. Grijalbo - Mexico - 2007.</ref>.