La piovra (serie televisiva): differenze tra le versioni

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Particolarmente importante è l'evoluzione narrativa con la quale viene raccontata l'espansione dei molteplici tentacoli della [[criminalità organizzata]] che danno il titolo all'opera: si passa dai traffici locali ed internazionali di droga in una [[Sicilia]] egemonizzata ed insaguinata dalla mafia della [[La piovra (miniserie 1984)|prima miniserie]] alla [[massoneria|loggia massonica]] (dal nome ''Itala'') ed agli apparati [[Stato|statali]] deviati della [[La Piovra 2|seconda]], ambientata nella [[Roma]] dei palazzi del potere; nella [[La Piovra 3|terza miniserie]] lo scenario si apre a ventaglio raccontando gli affari della [[cosa nostra|mafia]] [[finanza|finanziaria]] delle banche internazionali e dei traffici illegali di armi e scorie nucleari, il cui centro operativo invece è per lo più a [[Milano]] e nel [[Italia settentrionale|nord Italia]]. Il contesto si intensificherà nella [[La Piovra 4|quarta miniserie]], alla fine della quale il commissario [[Corrado Cattani]] ([[Michele Placido]]) verrà ucciso, in quanto venuto a conoscenza di scomode e scottanti verità.
 
Le intricate vicende di [[politica]], [[finanza]], [[massoneria]], [[corruzione]] e [[criminalità organizzata]] che venivano raccontate anche ne ''[[La piovra 5 - Il cuore del problema]]'', ''[[La piovra 6 - L'ultimo segreto]]'' e ''[[La piovra 7 - Indagine sulla morte del commissario Cattani]]'' si ispiravano alle vicende politiche e di cronaca di quegli anni e, cosa piuttosto pericolosa, insinuavano il dubbio legittimo che la mafia non fosse solo quella degli uomini d'onore, dei picciotti e dei killer, ma un fenomeno molto più complesso, articolato e terribile, ed infatti generarono parecchie polemiche politiche nonché fortissime pressioni per far concludere la saga, nonostante questa continuasse ad avere un grandissimo successo di pubblico e critica, anche a livello internazionale.
 
È proprio a causa di tali pressioni politiche che sono dovute le parentesi de ''[[La piovra 8 - Lo scandalo]]'' e ''[[La piovra 9 - Il patto]]'' ambientate non più in epoca contemporanea bensì ai tempi della mafia latifondaria e contadina degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]], prevalentemente incentrate sulle vicende private dei protagonisti, piuttosto che sugli affari di [[Cosa Nostra]] e quasi completamente distaccate rispetto agli altri capitoli della saga.