Rischio sismico: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Pericolo sismico}}
IlIn [[sismologia]] il '''rischio sismico''' è stato definito, dalla maggior parte dei propositi governativi, come le conseguenze di un potenziale danno economico, sociale ed ambientale derivante da [[terremoto|eventi sismici]] pericolosi che possono occorrere su un certo territorio in un dato periodo di tempo.<ref>{{en}} [http://www.unisdr.org/HFdialogue/download/tp3-paper-urban-seimic-risk.pdf Seismic risk evaluation for an urban centre]</ref>. Esso utilizza i risultati dell'analisi del [[pericolo sismico]], includendovi le probabilità di occorrenza dell'evento sismico. Assieme al [[rischio idrogeologico]] e al [[rischio vulcanico]] costituisce uno dei maggiori rischi ambientali connessi alle attività umane.
 
Un edificio localizzato in una regione di alto [[pericolo sismico]] è a più basso rischio se esso è costruita secondo i principi dell'[[ingegneria sismica]]. D'altra parte, un edificio in mattoni localizzato in una regione con una storia di minore sismicità, su un terreno soggetto a frane, può essere a più alto rischio. Si può quindi definire il rischio sismico come il prodotto della probabilità di occorrenza dell'evento sismico e il livello atteso di scuotimento del suolo ([[Magnitudo (geologia)|magnitudo]] o [[accelerazione]] di picco, pericolosità sismica). A ciò andrebbe aggiunto anche un fattore che tiene conto degli eventuali [[effetti di sito]] per ottenere l'intensità effettiva attesa del sisma e un altro fattore che tiene conto dei criteri di costruzione di [[edificio|edifici]] e infrastrutture secondo le modalità di [[progettazione]] e realizzazione degli stessi.