Sacrario militare del Pasubio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m spazio indivisibile |
|||
Riga 39:
La piccola cappella è ornata con vetrate artistiche e affreschi.
La “Fondazione 3 Novembre 1918”, voluta da Guglielmo Pecori Giraldi e dedicata alla memoria dei caduti della Grande Guerra, eresse questo Sacello-Ossario la cui decorazione pittorica interna fu affidata proprio a [[Tito Chini]] il quale decorò anche gli Ossari di guerra di Treviso, Schio, Verona, Trento e il Tempio-Ossario di Bassano del Grappa.<ref> Per dettagliate informazioni riguardo alle decorazioni interne realizzate da Tito Chini vedi:
Il sacello è costituito da una torre piramidale alta 35 metri costruita con la medesima pietra della montagna che i soldati avevano calpestato, ed al suo interno sono custodite le ossa dei morti recuperate nella zona del Pasubio. <ref>Elisa Marianini
L’epigrafe murata a mezzogiorno recita: “La Prima Armata / infranto due volte / l’orgoglio nemico / balzò / dal Pasubio al Brennero / assicurando all’Italia / i suoi termini sacri”.
Riga 56:
== Bibliografia ==
* ''Inaugurazione del Sacello Ossario sul Pasubio,'' in “Il Messaggero del Mugello”, 8 agosto 1926, n° 31.
* F. Niccolai, ''La glorificazione degli eroi della Ia Armata nella decorazione pittorica di Tito Chini al Sacello-Ossario del Pasubio,'' in “Bollettino della
* L. Barletti, ''Un rito solenne sul Pasubio,'' in “Il Messaggero del Mugello”, 4 settembre 1926, n° 35.
* G. Ferrari, ''Commemorazione di S. E. il Maresciallo d’Italia Conte Cavaliere Guglielmo Pecori Giraldi nel I° anniversario della sua scomparsa''. Prolusione di P. Venerosi Pesciolini, 1942 Firenze.
* Elisa Marianini
* A. Tosti, Il Maresciallo d’Italia Guglielmo Pecori Giraldi e la Prima Armata. Per cura della Fondazione 3 Novembre 1918 pro combattenti della Ia Armata, 1948, Torino.
|