Archivio di Stato (Italia): differenze tra le versioni

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Per diversi anni poi il numero degli Archivi di Stato rimase stabile; solo nel 1926 furono creati gli Archivi di Stato [[Archivio di Stato di Trento|a Trento]] e [[Archivio di Stato di Trieste|a Trieste]]<ref>Regio decreto 13 agosto 1926, n. 1630</ref> (con due sezioni a [[Bolzano]] e a [[Fiume_(Croazia)|Fiume]]). L'[[Archivio di Stato di Bolzano]] fu poi istituito nel 1930.<ref>Regio decreto 2 giugno 1930</ref>
 
Un'inchiesta sulla situazione degli ArchivioArchivi di Stato venne condotta nel 1927 da [[Mario Ferrigni]] per il [[Corriere della Sera]], mettendo in luce i problemi delle diverse sedi italiane.<ref>Mario Ferrigni, ''Spendore e decadenza degli Archivi di Stato'', in «Corriere della Sera», articoli del 26 febbraio, 3 marzo, 8 marzo, 11 marzo, 31 marzo, 16 aprile, 3 maggio e 12 maggio 1927.</ref>
 
Nel [[1932]] gli archivi provinciali, che dal [[1866]] erano soggetti alle province, vennero inseriti tra gli archivi statali prendendo il nome di ''Archivi provinciali di Stato'': Agrigento, L’Aquila, Avellino, Bari, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Catanzaro, Chieti, Cosenza, Foggia, Lecce, Messina, Potenza, Reggio Calabria, Salerno Siracusa, Teramo e Trapani; l'Archivio di Caserta, a causa della soppressione della provincia, era diventato sezione dell'[[Archivio di Stato di Napoli]]. Gli archivi di Trani e Lucera divennero sezioni degli archivi di Bari e di Foggia.<ref>Regio decreto 22 settembre 1932, n. 1391.</ref>
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Con successiva riforma del [[1963]] venne istituito il [[Consiglio superiore degli archivi]] presso il [[Ministero dell'Interno]], vennero modificate le norme per il personale, il restauro e per la riproduzione dei documenti.<ref>Decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1963, n. 1409.</ref>
 
A partire dal [[1974]], congli Archivi di Stato iniziarono a dipendere l'istituzionedal delneo-costituito [[Ministero dei beni culturali|Ministero dei beni culturali e ambientali]], gliinvece Archivi di Stato cessarono di dipendereche dal [[Ministero dell'Interno]].<ref>Decreto-legge 14 dicembre 1974, n. 657; Legge 29 gennaio 1975, n. 5; Decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1975, n. 854.</ref>
 
==Organizzazione ==