Giovanni Abignente: differenze tra le versioni

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|Attività = avvocato
|partito =
|legislatura = [[XXI Legislaturalegislatura del Regno d'Italia|XXI]], [[XXII Legislaturalegislatura del Regno d'Italia|XXII]], [[XXIII Legislaturalegislatura del Regno d'Italia|XXIII]], [[XXIV Legislaturalegislatura del Regno d'Italia|XXIV]] del [[Regno d'Italia]]
|gruppo_parlamentare = [[Sinistra storica|sinistra costituzionale]]
|coalizione =
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=== Attività politica ===
Eletto nello [[Elezioni politiche italiane del 1913|scrutinio del 1900]], fu [[deputato del Regno d'Italia]] fino alla morte, per quattro legislatura consecutive, dalla [[XXI Legislaturalegislatura del Regno d'Italia|XXI]] alla [[XXIV Legislaturalegislatura del Regno d'Italia|XXIV]], tra i banchi della [[sinistra storica|sinistra costituzionale]]. Il 13 giugno 1913 era dimesso, dopo aver respinto le accuse sui suoi rapporti con la società appaltatrice del [[Palazzo di Giustizia (Roma)|Palazzo di Giustizia]] di [[Roma]], sostenute nei suoi confronti dal socialista [[Alberto Calda]], poi condannato per calunnie.
 
Quattro mesi dopo fu rieletto con successo nelle [[Elezioni politiche italiane del 1913|elezioni del 26 ottobre 1913]], le prime a [[suffragio universale]] maschile nella [[Storia d'Italia]].