Repubbliche sorelle: differenze tra le versioni

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Il modello della "Repubblica sorella" venne esteso quindi alla Confederazione svizzera (trasformata in [[Repubblica Elvetica]] nel 1798) ed esportato nella penisola italiana in seguito ai vittoriosi esiti della [[Napoleone Bonaparte#La campagna d.27Italia|campagna d'Italia]] condotta da [[Napoleone Bonaparte]] tra il 1796 e il 1797 e culminata nella stipulazione del [[trattato di Campoformio]], con cui Napoleone cedette la [[Repubblica di Venezia]] all'[[Austria]].
== Repubbliche sorelle in Italia ==
Con l'appoggio dei simpatizzanti italiani della rivoluzione (localmente chiamati "[[giacobini]]") sorsero infatti nella penisola, tra il 1796 e il 1799, Stati repubblicani sul modello francese; nacquero nella prima metà del 1796 e anche dopo: [[Repubblica di Alba]], [[Repubblica Anconitana]], [[Repubblica Bergamasca]], [[Repubblica Bolognese]], [[Repubblica Bresciana]], [[Repubblica Cremasca]], [[Repubblica Astese (1797)|Repubblica Astese]], [[Repubblica Piemontese]], [[Repubblica Reggiana]], [[Repubblica Toscana]], [[Repubblica Tiberina]] e [[Repubblica Ligure]].
 
A seguito delle unificazioni e delle guerre, sempre nel 1796, si formarono la [[Repubblica Cispadana]] e la [[Repubblica Transpadana]] che l'anno successivo si unirono nella [[Repubblica Cisalpina]] che comprendeva la Lombardia, l'Emilia e la Romagna ed aveva come capitale Milano. Nacque proprio in questo ambito la [[bandiera d'Italia|bandiera tricolore italiana]] che prendeva ad esempio il tricolore rivoluzionario francese adottando i colori verde bianco e rosso delle insegne dei volontari lombardi che si erano uniti all'esercito napoleonico). Rimase autonoma la [[Repubblica Piemontese]] (fino al 1799).