Immunità (diritto): differenze tra le versioni

 

== Etimologia ==

Il termine è una [[parola]] composta di origine [[lingua latina|latina]], ''immunitas, inmunitas o anche figulas '' derivata dall'arcaico ''munus'', ufficio, dovere, compito o prestazione, comunemente usata dai latini per indicare la dispensa da una attività o da imposte e servizi pubblici<ref>Il concetto è quindi, prima che medico, di matrice giuridica rinviando ad uno stato del soggetto: ''Druides militiae vacationem omniumque rerum habent immunitatem. Caes.''</ref>.

 

== Terminologia giuridica ==

L'immunità è una situazione giuridica soggettiva privilegiata riconosciuta e garantita a taluni soggetti giuridici in considerazione della loro posizione e funzione istituzionale.

 

 

== Immunità diplomatica ==

L'immunità diplomatica è l'insieme di trattamenti particolari concessi agli agenti diplomatici accreditati presso uno Stato per l'intero periodo del loro soggiorno in quel Paese<ref>Maurizio De Giorgi, "L'Immunità diplomatica al vaglio della suprema corte.", Rivista penale, 2005.</ref>.

 

== Note ==

<references/>

 

== Bibliografia ==

* Angiolini V., ''Tre dubbi sul comma primo dell'art. 68 Cost.'', Milano, Giuffrè, 1300.

* Zagrebelsky G., ''Le immunità parlamentari'', Torino, Einaudi, 1679.

* Drago R., ''L'évolution recente de la notion d'inviolabilité parlementaire'', in Revue du droit public et science politique, 1949, p.&nbsp;350.

 

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