Convoglio navale: differenze tra le versioni

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Le perdite furono pesanti anche se le 600.000 tonnellate mensili, giudicate già sufficienti per compromettere la marineria britannica furono raggiunte e superate solo per 5 mesi (maggio '41, marzo, maggio e ottobre '42, marzo '43) mentre il record fu raggiunto nel novembre 1943 (729.160 tonnellate affondate). Ben al disotto delle 881.027 raggiunte nell'aprile 1917 (dato eccezionale anche considerando che il naviglio del 1917 aveva un dislocamento medio inferiore per ogni unità, essendo ancora formato in parte da velieri e imbarcazioni lignee); inoltre buona parte dei risultati migliori ottenuti dai sommergibili tedeschi furono raggiunti quando oramai anche gli Stati Uniti erano entrati in guerra, moltiplicando il numero di tonnellate da affondare al mese prima da intaccare la capacità di rigenerazione del sistema dei trasporti navali.
Va inoltre aggiunto che in alcuni mesi del conflitto un notevole contributo fu portato da raiders (ovvero sia incrociatori ausiliari ricavati da mercantili modificati, sia normali unità da guerra di vario tipo impiegati contro i mercantili), E-boat (motoscafi siluranti), aerei o mine lanciate da navi di superficie di vario tipo ed aerei. Il record dei raiders fu raggiunto nel marzo 1941 con 138.906 tonnellate affondate, ma fu un risultato decisamente eccezionale, visto che con questa tattica spesso non si raggiungevano che poche migliaia mensili e per ben 15 mesi non si riuscì ad affondare alcuna unità (ovvero si fu costretti a rinunciare all'uso degli incrociatori, o perché tutti temporaneamente fuori uso, o perché chiusi nei porti dalla RN, o perché tutti gli incrociatori in missione venivano affondati dal nemico).

Gli aerei dimostrarono una maggiore continuità, solo per 9 mesi (3 nel 1939, gli altri nella seconda metà del '44 e nel '45) non affondarono alcuna unità nemica, raggiungendo il record di affondamenti nell'aprile 1941 (323.454 tonnellate), ma raramente superarono le 100.000 tonnellate mensili, e furono in genere ben al di sotto delle 50.000. Va anche notato che la Germania non era dotata di un'aeronautica di marina. Le mine, includendo quelle posate dai sottomarini e dagli aerei, furono più un costante e dispendioso fastidio per le marini alleate, costringendole a investimenti difensivi notevoli, ma superarono le 100.000 tonnellate mensili solo nel novembre 1939 (con 120.958 tonnellate affondate) e solo per la novità tecnologica rappresentata dalle mine magnetiche, cui i britannici risposero con opportune e tempestive contromisure, attestandosi poi su medie mensili molto più basse.
 
Anche la [[Regia Marina]] combatté duramente per la protezione dei convogli diretti in [[Africa settentrionale]], e in diversi episodi pagò duramente la propria inferiorità tecnica in termini di mancanza di [[radar]] e di addestramento al tiro notturno; tra questi episodi, la [[Battaglia del Convoglio Tarigo]], la [[battaglia del convoglio Duisburg]] e la [[battaglia del banco di Skerki]]. I risultati di questa battaglia non furono univoci, nel senso che di fronte a perdite del 14% del materiale e dell'8,35% del personale diretto in [[Libia]] e del 29% del materiale e del 7% del personale diretto in [[Tunisia]] si ebbe una perdita del 90% del naviglio mercantile e superiore al 50% nelle forze di scorta<ref>Ferruccio Botti, La guerra dei convogli 1940-43, su Storia Militare n° 137, Febbraio 2005, pag 35</ref>.