Vallabha: differenze tra le versioni

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Dopo queste esperienze mistiche, Vallabha si sposò ed ebbe due figli, Gopinātha (1512-1543) e Vitthalanātha (1516-1586) i quali gli succedettero, rispettivamente, nella guida della sua scuola. Agli otto figli di Vitthalanātha si devono i differenti rami della scuola la cui guida rimase ereditaria per discendenza maschile (questi appellati come ''mahārāja'').
 
Negli ultimi anni della sua vita abbracciò, come vuole la tradizione religiosa hindũ, lo stato (''[[āśrama]]'') di ''[[saṃnyāsa]]''.
 
==Dottrine==
Vallabha è tra gli ''[[ācārya]]'' ''[[vedānta|vedāntin]]'' l'ultimo commentatore del ''[[ Brahmasūtra]]''. La dottrina centrale del suo insegnamento è detta ''śuddhādvaita'' (non dualismo puro) in quanto rifiuta la descrizione ''advaita'' di [[Śaṅkara]], considerata "non-pura" laddove quest'ultimo intende ''[[māyā]]'' opporsi al ''[[Brahman]]'': ''māyā è, per Vallabha, dipendente dal ''Brahman'', non è da lui separabile in alcun modo. Così anche gli ''[[jīva]]'', il ''[[kāla]]'' e la ''[[prakṛti]]'', tutti coeterni nel ''Brahman'', tutti da lui dipendenti, tutti da lui non separabili.
Vallabha è tra gli ''[[ācārya]]'' ''[[vedānta|vedāntin]]'' l'ultimo commentatore del ''[[ Brahmasūtra]]''.
 
Il ''Brahman'' dispone degli attibuti di ''sat'' (essere), ''cit'' (coscienza) e ''ānanda'' (beatitudine). È nirguṇa solo in quanto non dispone di attrbuti ordinari ma solo "straordinari". La personificazione del ''Brahman'' è il Kṛṣṇa che si manifesta nella ''[[Bhagavadgītā]]'' e di cui si parla nel ''[[Bhāgavatapurāṇa]]''. Kṛṣṇa è quindi il ''Brahman'' che prende coscienza (''jñāna') e agisce (''kriyā''), manifestando quindi il cosmo semplicemente con la volontà. Kṛṣṇa non possiede alcun corpo fisico, ma lo assume per soccorrere i suoi devoti che altro non sono che quei ''[[jīva]]'', ovvero parti di lui, i quali tuttavia hanno dimenticato di appartenergli e quindi vagano senza né vero scopo né meta nel ciclo del ''[[saṃsāra]]'' finché non si ridestano alla Verità ultima, ovvero a Kṛṣṇa, che quindi li soccorre, manifestandosi a loro.
 
==Opere==