Storia della reggia di Versailles: differenze tra le versioni
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All'inizio del suo regno, Luigi XIV non trovò alcuna reggia dove risiedere stabilmente che lo soddisfacesse pienamente. A [[Parigi]] vagò tra il [[Palais-Royal]], il [[Louvre]], le [[Palazzo delle Tuileries|Tuileries]] senza mai trovare una residenza che gli si confacesse a pennello. Per sottrarsi alla città (allora scomoda, sporca, rumorosa, stretta e inquietante persino per il re), cercò di sistemarsi a [[castello di Vincennes|Vincennes]] e a [[Saint-Germain-en-Laye]], dove era nato, e per un certo periodo soggiornò anche a [[Fontainebleau]]. Tutti i castelli erano antichi e presentavano molti inconvenienti: il re intraprese grandi lavori di ammodernamento per ridurne la scomodità, ma il suo pensiero era fisso su Versailles che sempre più stava rappresentando per lui una soluzione a tutti i problemi.
Nel settembre del [[1660]], il re avviò un programma per il recupero della gestione della reggia. Intenzionato a nominare un successore del signore di Beaumont, diede la commissione d'intendenza a Jérôme Blouin, primo valletto di stanza del re, «col compito di tenere le chiavi della nostra camera e di dormirci<ref>AN, 0<sup>1</sup> 10, f° 196 v°. Intendance de Versailles en faveur de Blouin.</ref>». Questi rimise ordine nella gestione della proprietà e per ordine del re il giardiniere Hilaire II Masson, accusato di furto, venne rimosso ed egli avviò un inventario di tutto ciò che si trovava al castello. Il custode Henry de Bessay, signore di Noiron, su ordine del re l'11 ottobre 1660, venne pensionato a Saint-Germain-en-Laye<ref>{{harvsp|Garrigues|2001|p=278}}</ref> Quattro mesi dopo il suo matrimonio con [[Maria Teresa d'Austria]]<ref>Mathieu Da Vinha, ''Le Versailles de Louis XIV'', Perrin, 2009, p. 25, ISBN 978-2-262-02521-2</ref>, Luigi XIV si «andò a divertire alla caccia<ref>''Gazette de France'', 1660, p.1090</ref>» con la sua novella sposa a Versailles, il 25 ottobre 1660.
Nel [[1661]], dopo la morte del [[cardinale Mazzarino]], Luigi decretò che avrebbe governato autonomamente il regno di Francia senza la nomina di alcun altro primo ministro, e per sottolineare la sua nuova presa di posizione iniziò subito i lavori di ampliamento della sua reggia, investendovi 1.100.000 ''[[livre]]'' (circa venti volte il prezzo d'acquisto all'epoca di Luigi XIII) ed incaricando il migliore architetto dell'epoca, [[Louis Le Vau]], di ampliare la struttura, mentre [[Charles Errard]] e [[Noël Coypel]] iniziavano la decorazione degli appartamenti e [[André Le Nôtre]] creava l'''Orangerie'' (l'aranceto) e la ''Ménagerie'' (l'uccelliera). All'epoca, Versailles era solo una sede di diporto, buona per darvi feste in giardino, mentre il palazzo reale ufficiale restava il Louvre.
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