Democrazia cosmopolita: differenze tra le versioni

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Con la fine della [[guerra fredda]] e la generale predominanza politica degli Stati liberali occidentali (con una tendenza all'[[unipolarismo]]) si è diffusa la sensazione che le relazioni internazionali, oggi tendenzialmente anarchiche, possano essere ispirate agli ideali democratici ed alle regole della democrazia.
 
A partire dai primi [[anni 1990|anni novanta]] , sull'onda di questi fenomeni di democratizzazione, numerosi internazionalisti, ed in particolare [[David Held]] in [[Gran Bretagna]] e [[Daniele Archibugi]] in Italia, hanno sviluppato il concetto di democrazia cosmopolita, con l'obiettivo di dare fondati supporti teorici in favore dell'allargamento dei principi democratici fra gli Stati ed oltre i loro confini fino ad arrivare alla strutturazione di un sistema democratico globale.
 
Anche se è innegabile che maggiori successi sono stati ottenuti in ordine alla democratizzazione dei singoli Stati piuttosto che riguardo al sistema globale, ciononostante il lavoro di teorizzazione dei principi pratici e teorici che sottendono la realizzazione di questo ambizioso progetto persistono.
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==Voci correlate==
*[[Governance globale]]
 
==Bibliografia==
*Daniele Archibugi, ''La democrazia cosmopolitica: una riaffermazione'', Trieste, Asterios, 2000 - ISBN 8886969422