Vincenzo Bianco: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 15:
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , dirigente di primo piano del [[Partito Comunista d'Italia]] e del [[Partito Comunista Italiano]]
}}
 
== Biografia ==
Nato da una famiglia operaia originaria di [[La Cassa]] ([[provincia di Torino|TO]]), s'iscrisse al [[Partito Comunista d'Italia]] sin dalla sua fondazione, all'avvento del Fascismo prese la dapprima la via della Francia per riparare poi in Belgio, Lussemburgo, e a [[Berlino]] in [[Repubblica di Weimar|Germania]]. Rappresentante ufficiale della sezione italiana del PCd'I nella [[Terza Internazionale]] (Comintern), partecipò da volontario in qualità di [[commissario politico]] nelle [[brigate internazionali]] e di capo di stato maggiore della XIV brigata durante la [[guerra civile spagnola]] dove assunse lo pseudonimo di "''colonnello Krieger''", rimasto ferito passò poi a comandare la XIII brigata che combattè il [[Corpo Truppe Volontarie]], pseudonimo che manterrà anche durante la permanenza in [[Unione Sovietica]] durante la [[seconda guerra mondiale]].
 
Fu Vincenzo Bianco a firmare per conto del Partito Comunista Italiano la decisione di sciogliere l'Internazionale nel 1943.
 
Nel gennaio del 1944 fu paracadutato nella parte di [[Iugoslavia]] sotto il controllo di [[Josip Broz Tito|Tito]]<ref>[http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/120000/115442.xml?key=Vincenzo+Bianco+Togliatti&first=1&orderby=1 Cfr. in Bruno Gravagnuolo, ''Togliatti: Copyright sulla Svolta di Salerno'' su ''l'Unità'' del 24 marzo del 2004] (citato anche erroneamente per un refuso di stampa come [http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/115000/114977.xml?key=Gerardo+Bianco+foibe&first=1&orderby=1 «Gerardo Bianco»] su un precedente articolo sulle [[foibe]])</ref> dove firmò un documento favorevole all'annessione di Trieste alla Iugoslavia (di cui aveva trattato tra febbraio e marzo dello stesso anno in uno scambio epistolare con Togliatti, ''alias'' Ercoli), accordo quasi immediatamente sconfessato dal PCI.
 
Nel giugno 1950 fu sospeso da ogni incarico di partito e dal dicembre dello stesso anno passò quindi a lavorare presso ''[[l'Unità]]'', organo di stampa ufficiale del PCI, dal cui archivio traduceva dal [[russo]] articoli della [[Pravda]], incarico che tenne fino alla morte sopraggiunta .
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==