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{{F|teatro|agosto 2015}}
[[File:Paul Legrand by Charles-Michel Geoffroy.jpg|thumb
'''Pierrot''' è una [[maschera (commedia dell'arte)|maschera]] nata in Italia verso la fine del Cinquecento.
Gli Sticotti reinventarono e diedero nuova vita a questo personaggio adattandolo al gusto dei francesi e poi del pubblico delle corti europee. Nella versione francese Pierrot perse le caratteristiche di astuzia e doppiezza proprie dello Zanni per diventare il [[mimo]] malinconico innamorato della [[luna]], quello che compare con il nome di Gilles nel celebre quadro di [[Antoine Watteau]].
▲[[File:Paul Legrand by Charles-Michel Geoffroy.jpg|thumb|lrft|230px|Il Pierrot [[Paul Legrand]], [[mimo]] dell'[[XIX secolo|Ottocento]].]]
Il mimo [[Jean-Gaspard Debureau]] ([[1796]]-[[1846]]), rappresentò il Pierrot ottocentesco dal [[1826]] al Théâtre des Funambules. La vita di Debureau ispirò al regista cinematografico francese [[Marcel Carné]] il personaggio di Baptiste del film ''[[Amanti perduti|Les enfants du Paradis]]''.
Debureau definì le caratteristiche che in seguito ne definirono l'iconografia: un ampio abito bianco con bottoni neri e un piccolo cappello nero sul viso dipinto di bianco.
==Bibliografia==
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