Sun Tzu: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Il suo nome di nascita era '''Sun Wu''' (tradizionale = 孫武, semplificato = 孙武, pinyin = Sūn Wǔ), ma era conosciuto al di fuori della sua famiglia anche col [[Nome cinese di cortesia|nome di cortesia]] '''Changqing''' (長卿). Sun Tzu ha avuto un significativo impatto sulla storia cinese e asiatica, sia come autore de ''[[L'Arte della Guerra]]'' sia attraverso le leggende. Tra il XIX e XX secolo il libro di Sun Tzu è cresciuto in popolarità nel mondo occidentale e ha trovato utilizzo in vari ambiti nella cultura sia asiatica sia occidentale.
Tra i vari biografi di Sun Tzu sussiste una certa discordanza per il luogo di nascita. Gli ''[[Annali delle primavere e degli autunni]]'' collocano i natali di Sun Tzu nello [[Qi (stato)|stato di Qi]], nella Cina settentrionale,<ref>{{cita|Sawyer (2007)|p. 151|RDSII}}.</ref> mentre le ''[[Shiji|Memorie storiche]]'' di [[Sima Qian]] riportano che Sun Tzu era nativo di Wu.<ref>{{cita|Sawyer (2007)|p. 153|RDSII}}.</ref> Ciò malgrado, ambedue le fonti sono concordi nell'affermare che Sun Tzu nacque nel tardo [[periodo delle primavere e degli autunni]], cioè tra il 722 e il 481 a.C., e che lavorava alle dipendenze del re Helü come consigliere militare, aiutandolo nella conquista dello stato di Chu: In seguito alla presunta partecipazione ad un complotto, Sun Tzu venne sospettato di tradimento e pertanto fu sottoposto all'[[evirazione]] e mandato in esilio: si pensa che fu proprio durante l'allontanamento della patria che egli abbia scritto l'''Arte della Guerra'', il testo di strategia più antico pervenutoci al quale il suo nome è indissolubilmente legato. Il luogo e la data della sua morte restano invece ignoti.
[[File:Enchoen27n3200.jpg|left|thumb| La statuaStatua di Sun Tzu a Yurihama, nella [[Prefetturaprefettura di Tottori]], in Giappone]]
Scarsissime sono quindi le notizie biografiche di Sun Tzu: ci rimane, tuttavia, un curioso aneddoto narratoci sempre da Sima Qian, che riportiamo di seguito. Prima di ingaggiare Sun Tzu come consigliere militare, il re di Wu volle testare le sue doti chiedendogli se le sue capacità strategiche potessero applicarsi anche alle donne; lo stratega, pertanto, accettò di dargliene dimostrazione usando le centottanta concubine del re. Sun Tzu divise quindi le donne in due gruppi e pose a capo di ciascun gruppo le due favorite del re. Poi spiegò ai due gruppi le regole da seguire: agli ordini di Sun Tzu, le donne avrebbero dovuto girarsi tutte nella direzione indicata. Al rullo dei tamburi ordinò quindi alla donne di voltarsi a destra, ma queste cominciarono a ridere e non obbedirono. Sun Tzu disse allora: «Se le regole non sono chiare e gli ordini non vengono compresi, la colpa è del generale». Spiegò quindi ancora una volta le regole, quindi, al rullo dei tamburi, ordinò alle donne di voltarsi a sinistra. Ancora una volta le donne scoppiarono a ridere e non obbedirono. Sun Tzu disse allora: «Se le regole non sono chiare e gli ordini non vengono compresi, la colpa è del generale; se, invece, le regole sono chiare, e tuttavia gli ordini non vengono eseguiti, allora la colpa è degli ufficiali». Diede quindi l'ordine di decapitare le due favorite. Il re, che aveva seguito le manovre dall'alto del suo padiglione, gli ordinò di fermare l'esecuzione dicendosi convinto dell'abilità di Sun Tzu nel condurre le truppe, ma questi rispose che, nelle sue vesti di generale, vi erano ordini del re che poteva non seguire. Le due donne furono dunque giustiziate, e le favorite immediatamente inferiori per rango furono messe al comando dei due gruppi. Questa volta le donne obbedirono agli ordini senza indugio. A questo punto Sun Tzu disse al re che le sue truppe erano pronte e ben istruite, e che avrebbero obbedito a qualsiasi suo ordine, invitandolo a passarle in rassegna. Ma il re lo congedò senza farlo e Sunzi allora commentò: «Il re ama le belle parole, ma non sa metterle in pratica»: fu proprio in questo modo, racconta Sima Qian, che Sun Tzu riuscì a dare prova delle sue teorie militari e a venire assunto al servizio regio.<ref>{{cita|Bradford|pp. 134–135|ASB}}.</ref>
 
A partire dal dodicesimo secolo numerosi studiosi iniziarono a contestare l'effettiva esistenza storica di Sun Tzu, per il motivo che egli non è menzionato nello ''[[Zuo Zhuan]]'', cronaca cinese in forma narrativa che parla delle più note personalità vissute nel periodo delle primavere e degli autunni.<ref>{{cita|Gawlikowski & Loewe|p. 447|KG}}.</ref> Assai dibattuta è anche la paternità dell'''Arte della guerra'', da attribuire secondo gli scettici non a Sun Tzu bensì ad altri strateghi militari, quali [[Wu Zixu]], [[Sun Bin]], un autore anonimo, o altri. Analogamente, l'unica battaglia storicamente attribuita a Sun Tzu, quella di Boju, non riporta il suo nome tra i vari combattenti.<ref name="Daryl">{{cita web|url=http://www.newhistorian.com/the-art-of-war/3232/|lingua=en|titolo=The Art of War|editore=''New Historian''|autore=Daryl Worthington}} March 13, 2015</ref> Molti storici moderni hanno anche presunti anacronismi fra il periodo in cui tradizionalmente sarebbe vissuto Sunzi e la cultura militare del suo tempo;<ref name="Asian History">{{cita web|url=http://asianhistory.about.com/od/ancientchina/p/Sun-Tzu-Art-of-War.htm|titolo=Sun Tzu and the Art of War|editore=Asian History|autore=Kallie Szczepanski}} February 04, 2015</ref> l'ampiezza delle armate menzionate nel testo e la loro organizzazione, gli accenni all'impiego della balestra, entrata in uso verso la fine del V secolo a.C., i riferimenti alla teoria dei Cinque Elementi e certi usi linguistici, secondo queste interpretazioni, sposterebbero la datazione dell'Arte della guerra tra il 400-320 a.C., nel Periodo dei regni combattenti.
== Etimologia ==
== ''L'arte della guerra'' ==
Sunzi è un appellativo che significa Maestro Sun.
[[File:Bamboo book - binding - UCR.jpg|thumb|left|Copia su bambù dell'''Arte della guerra'', trascritta sotto l'imperatore Qianlong. Collezione della University of California, Riverside.]]
 
Il nome ''Sunzi'' ("Maestro Sun") è un titolo onorifico attribuito all'autore '''Sun Wu''' (孫武; Sūn Wǔ). Nel nome Sun Wu, il carattere 武 (''Wu'') è lo stesso presente in 武术 (''wǔshù''), ''arti marziali''.
 
Sun Wu ebbe anche il nome di cortesia Chang Qing (長卿; Cháng Qīng).
 
== Note biografiche ==
[[File:Enchoen27n3200.jpg|thumb| La statua di Sun Tzu a Yurihama, nella [[Prefettura di Tottori]], in Giappone]]
Le fonti delle notizie relative al presunto autore sono scarse e talvolta non concordi; un famoso episodio biografico viene riportato intorno al [[II secolo a.C.]] dallo storico [[Sima Qian]], che nel suo monumentale testo di storia [[Shiji]], cita Sunzi come generale vissuto nello stato di [[Wu (stato)|Wu]] nel [[VI secolo a.C.]], contemporaneo quindi di [[Confucio]] e di altri importanti intellettuali.
 
Secondo gli [[Annali delle primavere e degli autunni]], Sunzi nacque nello stato [[Qi (stato)|Qi]], nella Cina settentrionale, mentre secondo lo Shi Ji il suo luogo di nascita è nello stato di Wu. Entrambe le fonti tuttavia concordano sul fatto che visse durante il tardo [[Periodo delle primavere e degli autunni]], cioè tra il 722 e il 481 a.C.<br />
Secondo la tradizione, apparteneva all'[[aristocrazia]] minore, che aveva perso i suoi domini come risultato del consolidamento degli stati egemoni durante il [[Periodo delle primavere e degli autunni]]. Passato alle dipendenze del re dello stato di [[Wu (stato)|Wu]] come consigliere militare, verso la fine del VI secolo a.C., lo aiutò a portare a termine la conquista dello stato di [[Chu (stato)|Chu]]. In seguito alla presunta partecipazione ad un complotto venne [[evirazione|evirato]] e mandato in [[esilio]], dove scrisse il suo saggio. Il luogo della sua morte resta sconosciuto.
 
L'attribuzione dell'''Arte della guerra'' a Sunzi è stata contestata da molti studiosi. Nel [[1972]] furono scoperti alcuni testi incisi su [[bambù]] nei pressi di [[Linyi]], nello [[Shandong]]. Queste versioni, datate intorno al [[134 a.C.|134]]-[[118 a.C.]], hanno confermato l'esistenza a quell'epoca di molte parti dell'opera già note e hanno fatte conoscere nuove parti fino ad allora sconosciute.<ref>[http://www.sonshi.com/ames.html Intervista con Roger T. Ames]</ref>
 
Le due più note versioni cinesi dell'''Arte della guerra'' erano state fino a quel momento la fonte delle traduzioni nelle altre lingue. Solo dopo le nuove scoperte archeologiche si è aggiunta una versione più completa, edita a [[Taipei]]. Questa versione è diventata la fonte delle traduzioni più recenti e complete.<ref>''Sun Tzu: The New Translation of the Art of War''. Transl. by J.H. Huang. New York: William Morrow, 1993</ref>
 
Alcuni storici moderni hanno rilevato presunti [[anacronismo|anacronismi]] fra il periodo in cui tradizionalmente sarebbe vissuto Sunzi e la cultura militare del suo tempo; l'ampiezza delle armate menzionate nel testo e la loro organizzazione, gli accenni all'impiego della [[balestra (arma)|balestra]], entrata in uso verso la fine del [[V secolo a.C.]], i riferimenti alla [[Teoria dei cinque elementi|teoria dei ''Cinque Elementi'']] e certi usi linguistici, secondo queste interpretazioni, sposterebbero la datazione dell'''Arte della guerra'' tra il [[400 a.C.|400]]-[[320 a.C.]], nel ''[[Periodo dei regni combattenti]]''.{{citazione necessaria}}
 
=== Il racconto di Sima Qian ===
L'aneddoto, riportato dallo storico [[Sima Qian]] nel testo di storia [[Shiji]], riguarda la dimostrazione della capacità di saper condurre le truppe, richiesta dal re [[Helu di Wu]] a Sunzi, prima di prenderlo al suo servizio come consigliere militare.
 
Il re chiese a Sunzi se le sue capacità strategiche potessero applicarsi anche alle donne, e questi accettò di dargliene dimostrazione usando le 180 concubine del re.<br />
Sunzi divise quindi le donne in due gruppi e pose a capo di ciascun gruppo le due favorite del re. Poi spiegò ai due gruppi le regole da seguire: agli ordini di Sunzi, le donne avrebbero dovuto girarsi tutte nella direzione indicata. Al rullo dei tamburi ordinò quindi alla donne di voltarsi a destra, ma queste cominciarono a ridere e non obbedirono.
 
Sunzi disse allora: “Se le regole non sono chiare e gli ordini non vengono compresi, la colpa è del generale.”
Spiegò quindi ancora una volta le regole, quindi, al rullo dei tamburi, ordinò alle donne di voltarsi a sinistra. Ancora una volta le donne scoppiarono a ridere e non obbedirono.
 
Sunzi disse allora: “Se le regole non sono chiare e gli ordini non vengono compresi, la colpa è del generale; se, invece, le regole ''sono'' chiare, e tuttavia gli ordini non vengono eseguiti, allora la colpa è degli ufficiali”.
Diede quindi l'ordine di decapitare le due favorite. Il re, che aveva seguito le manovre dall'alto del suo padiglione, gli ordinò di fermare l'esecuzione dicendosi convinto dell'abilità di Sunzi nel condurre le truppe, ma questi rispose che, nelle sue vesti di generale, vi erano ordini del re che non poteva seguire. Le due donne furono dunque giustiziate, e le favorite immediatamente inferiori per rango furono messe al comando dei due gruppi. Questa volta le donne obbedirono agli ordini senza indugio.
 
A questo punto Sunzi disse al re che le sue truppe erano pronte e ben istruite, e che avrebbero obbedito a qualsiasi suo ordine, invitandolo a passarle in rassegna. Ma il re lo congedò senza farlo e Sunzi allora commentò:
“Il re ama le belle parole, ma non sa metterle in pratica”.
 
Secondo il racconto di Sima Qian, questo episodio convinse il re Helu a prendere Sunzi al suo servizio. Il generale dimostrò nei campi di battaglia che le sue teorie erano efficaci.
 
== L'arte della guerra ==
{{vedi anche|L'arte della guerra}}
[[File:Bamboo book - binding - UCR.jpg|thumb|left|Copia su bambù dell'''Arte della guerra'', trascritta sotto l'imperatore Qianlong. Collezione della University of California, Riverside.]]
 
Il testo ''L'arte della guerra'' (''Sūnzǐ Bīngfǎ'', 孫子兵法) non è un'[[opera letteraria]], bensì un [[manuale]] militare contenente regole su come condurre una guerra vittoriosa nell'antica Cina.
 
In caso di [[guerra]] l'importante è vincere e vince solo chi sa [[Strategia|pianificare]] in modo che quando si scende in campo si ottenga il massimo profitto nel minor tempo possibile, meglio se senza combattere o col minimo di perdite. La [[Strategia|pianificazione]] deve avvenire in un contesto variabile, con pronte reazioni ai cambiamenti di situazione che portino a rapidi aggiustamenti dei piani e la disposizione [[tattica]], anche applicando manovre irregolari ed imprevedibili ed avvalendosi di stratagemmi per dare al nemico informazioni sbagliate che lo inducano a valutazioni ingannevoli. Sun Tzu, tradizionalmente ritenuto uno dei maggiori promotori della «strategia indiretta», definisce assai nitidamente i rapporti tra guerra e politica, tracciando un percorso che verrà successivamente seguito da [[Niccolò Machiavelli]] e [[Carl von Clausewitz]]: egli, infatti, ritiene la guerra subordinata al dominio della politica, essendo uno degli strumenti utilizzati dallo Stato per raggiungere i propri scopi. Fondamentale, in tal senso, è l'utilizzo dell'astuzia più che della forza: è opinione di Sun Tzu infatti, che «combattere e vincere cento battaglie non è prova di suprema eccellenza: la suprema abilità consiste nel piegare la resistenza (volontà) del nemico senza combattere» e, ancora, che «l'abilità del comandante consiste nel piegare le forze del nemico senza alcun combattimento, nell'impadronirsi delle città senza assalirle, nel conquistare lo Stato nemico senza lunghe operazioni militari».<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.treccani.it/scuola/dossier/2006/guerra/7.html|autore=Angelo Panebianco|titolo=Politica della guerra|opera=Enciclopedia delle scienze Sociali}}</ref>
 
In epoca moderna, l<nowiki>'</nowiki>''Arte della guerra'' ha continuato ad influenzare la [[strategia militare]]. Il traduttore Samuel B. Griffith nel capitolo ''Sun Tzu and Mao Tse-Tung'' afferma che l<nowiki>'</nowiki>''Arte della guerra'' influenzò la strategia di [[Mao Zedong]] nella sua lotta contro [[Chiang Kai-shek]] e il [[Kuomintang]] nel 1949 ed include una citazione dello stesso Mao a proposito dell'importanza dell'opera di Sunzi riguardo alle tecniche di guerriglia.<ref>''The Art of War'' translated by Samuel B. Griffith. Oxford University Press, 1963. p. 50</ref>
 
L'Esercito degli Stati Uniti ha incluso l'''Arte della guerra'' fra le opere che devono essere presenti nelle biblioteche delle singole unità, per la formazione continua del personale.<ref>U.S. Army, (1985?)). ''Military History and Professional Development''. U. S. Army Command and General Staff College, Fort Leavenworth, Kansas, Combat Studies Institute. 85-CSI-21 85. L'''Arte della guerra'' è menzionata come dotazione delle biblioteche delle unità a p.18, ''Military History Libraries for Duty Personnel''</ref>
 
Le teorie esposte nell'''Arte della guerra'', oltre ad essere considerate ancora attuali da molti moderni strateghi militari, hanno trovato applicazioni anche in altri campi, soprattutto in quello delle strategie [[management|manageriali]], che attingono ad esse per modelli di comportamento da adottare nelle situazioni competitive.
 
Dopo la sua pubblicazione, l<nowiki>'</nowiki>''Arte della guerra'' ha esercitato una fortissima e ininterrotta influenza, attraverso i secoli e i millenni, sulla [[strategia militare]]. L'Esercito degli Stati Uniti ha incluso l<nowiki>'</nowiki>''Arte della guerra'' fra le opere che devono essere presenti nelle biblioteche delle singole unità, per la formazione continua del personale. Le teorie esposte nell'''Arte della guerra'', oltre ad essere considerate ancora attuali da molti moderni strateghi militari, hanno trovato applicazioni anche in altri campi, soprattutto in quello delle strategie [[management|manageriali]], che attingono ad esse per modelli di comportamento da adottare nelle situazioni competitive.<ref>{{cita|McNeilly|p. 5|MN}}.</ref>
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro|titolo=With Arrow, Sword, and Spear: A History of Warfare in the Ancient World|nome=Alfred S.|cognome=Bradford|anno=2000|editore=Praeger editores|isbn=0-275-95259-2|cid=ASB}}
* Michael I. Handel. ''I maestri della guerra: Sun Tzu, Clausewitz e Jomini''. Roma, Forum di Relazioni Internazionali, 2000
*{{cite book | autore=Krzysztof Gawlikowski, Michael Loewe | cid=KG | capitolo=''Sun tzu ping fa'' 孫子兵法 | titolo=Early Chinese Texts: A Bibliographical Guide | anno=1993 | città=Berkeley | editore=Society for the Study of Early China; Institute of East Asian Studies, University of California, Berkeley | pages=446–55 | isbn=1-55729-043-1 | ref = harv}}
* G. Covone, A. Drago. ''Un approccio alla strategia militare seguendo il filo delle doppie negazioni'', in ''Quaderni Asiatici'', n.52, gennaio 2000
*{{cita libro|titolo=Sun Tzu and the Art of Modern Warfare|nome=Mark R.|cognome=McNeilly|cid=MN|editore=Oxford University Press|anno=2001|isbn=0-19-513340-4}}.
* Antonio Bomberini. ''Lezioni di cultura strategica e psicologica dei mercati per managers e traders: una rilettura critica de L'arte della guerra di Sun Tzu''. Desenzano, Borsari, 2003, ISBN 88-88029-52-4
*{{cita libro|nome=Victor H.|cognome=Mair|authorlink=Victor H. Mair|titolo=The Art of War: Sun Zi's Military Methods|città=New York|editore=Columbia University Press|anno=2007|isbn=978-0-231-13382-1}}
* Giulietta Bandiera. ''Dall'arte della guerra all'arte dell'amore''. Milano, Xenia, 2003
*{{cita libro|titolo=The Art of War|nome=Ralph D.|cognome=Sawyer|editore=Westview Press|anno=1994|isbn=0-8133-1951-X}}
* Livio Buttignol. ''Sun Tzu: l'arte della guerra: riletto a uso dei manager''. Milano, ETAS, 2005
*{{cita libro|titolo=The Essential Art of War|nome=Ralph D.|cognome=Sawyer|editore=Basic Books|anno=2005|isbn=0-465-07204-6}}
* Gerald A. Michaelson, Steven W. Michaelson. ''Sun Tzu: strategie per la vendita: usare l'Arte della Guerra per costruire relazioni durature con il cliente''. Milano, ETAS, 2007
*{{cita libro|titolo=The Seven Military Classics of Ancient China|nome=Ralph D.|cognome=Sawyer|anno=2007|cid=RDSII|editore=Basic Books|isbn=0-465-00304-4}}
* Chu, Chin-Ning. ''L'arte della guerra per donne: le antiche strategie di Sun Tzu applicate alla vita quotidiana; traduzione di Nicoletta Russo Del Santo. Milano: Il Corbaccio, 2007
*{{cita libro|titolo=Taoism: A Guide to Living in the Balance|nome=Annellen|cognome=Simpkins|coautori=Alexander C. Simpkins|cognome-author-amp=yes|editore=Tuttle Publishing|anno=1999|isbn=978-0-8048-3173-4|ref=harv}}
 
*{{cita libro|titolo=The Art of War|coautori=Robert Wilkinson|cognome=Tao|nome=Hanzhang|anno=1998|editore=Wordsworth Editions|isbn=978-1-85326-779-6|ref=harv}}
=== Edizioni in italiano ===
*{{cita libro|titolo=Comparative Management:Critical Perspectives on Business and Management|cognome=Tung|nome=R.L.|chapter=Strategic Management Thought in East Asia|volume=3|editore=Routledge|anno=2001|isbn=0-415-13263-0}}
* ''L'arte della guerra''; traduzione e saggio introduttivo di Samuel B. Griffith; prefazione di B.H. Liddell Hart; traduzione dall'inglese di Olga Premoli Taiti. 2. ed. Milano, Edizioni del Borghese, 1965
* {{cita libro|autore=Michael I. Handel. ''|titolo=I maestri della guerra: Sun Tzu, Clausewitz e Jomini''. |città=Roma, |editore=Forum di Relazioni Internazionali, |anno=2000}}
* ''L'arte della guerra: tattiche e strategie nell'antica Cina''. Milano, SugarCo, 1980
* {{cita libro|autore=Antonio Bomberini. ''|titolo=Lezioni di cultura strategica e psicologica dei mercati per managers e traders: una rilettura critica de L'arte della guerra di Sun Tzu''. |città=Desenzano, |editore=Borsari, |anno=2003, |ISBN =88-88029-52-4}}
* ''L'arte della guerra''. Roma, Ciarrapico, 1983
* ''L'arte della guerra'', a cura di Alessandro Corneli; presentazione di Krysztof Gawlikowski. Napoli, Guida, [1988]. 2. ed. 1991
* ''L'arte della guerra'', a cura di Thomas Cleary. Roma, Ubaldini, 1990
* ''L' arte della guerra'' di Sun Zi; a cura di Huang Jialin e di Raimondo Luraghi. Roma, Stato maggiore dell'esercito, Ufficio storico, 1990
* ''L'arte della guerra'', a cura di Riccardo Fracasso. Roma, Tascabili economici Newton, 1994 ISBN 88-7983-367-7
* ''L'arte della guerra'', a cura di Leonardo Vittorio Arena. Milano, Rizzoli, 1997
* ''L' arte della guerra e Metodi militari'', Sun Tzu, Sun Pin; traduzione, introduzione storica e commento di Ralph D. Sawyer; con la collaborazione di Mei-chun Lee Sawyer; saggio introduttivo di Alessandro Corneli. Vicenza, Neri Pozza, 1999
* ''L' arte della guerra: tattiche e strategie nell'antica Cina''; prefazione e cura di Renato Padoan. Milano, Sugarco, 2000
* ''L' arte della guerra: il manuale dello stratega: la più ampia versione commentata del classico testo cinese''; trad. dall'inglese di Sebastiano Fusco. Roma, Edizioni Mediterranee, 2002
* ''L'arte della guerra'', a cura del Gruppo di traduzione Denma; traduzione dall'inglese di Monica Rossi. Milano, Oscar Mondadori, 2003
* ''L'arte della guerra'' di Sun Tzu. ''I metodi militari'' di Sun Pin; traduzione, introduzione storica e commento [a entrambe le opere] di Ralph D. Sawyer; con la collaborazione di Mei-chun Lee Sawyer; saggio introduttivo di Alessandro Cornelli. 5. ed. Vicenza, Neri Pozza, 2003
* ''Arte della guerra: tra globalizzazione e terrorismo''; introduzione e commento di Alessandro Corneli. Napoli : Guida, [2005]
* ''L'arte della guerra''; a cura di Mauro Conti. Siena, Barbera, 2006
* ''L'arte della guerra'' di Sun Tzu. ''L'arte della guerra e della strategia'', a cura di Leonardo Vittorio Arena. Contiene anche ''L'arte della strategia'' di Sun Pin; ''I trentasei stratagemmi''; ''Il libro dei cinque anelli'' di Musashi; ''Hagakure'' di Yamamoto Tsunetomo; ''Budoshoshinshu'' di Yuzan; Milano, Rizzoli, 2007 ISBN 978-88-17-02087-9
 
== Voci correlate ==
* [[L'arte della guerra]]
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== Collegamenti esterni ==
EbookLibri digitali di pubblico dominio:
* {{cita web|http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/tao/suntzu.pdf|Sun Tzu L'arte della Guerra}}
* {{cita web|http://www.sunzi.it/Sun%20Tzu%20%28Sunzi%29,%20L%27arte%20della%20guerra.pdf|Sunzi - L'arte della Guerra}}
* {{en}} [http://www.little-idiot.de/teambuilding/SunTsu-ARTOFWAR.pdf Sun Tsu, Art of War] by Lionel Giles, 1910, Ed. Department of Oriental Printed Books and MSS in the British Museum, format PDF
* {{en}} [http://www.gutenberg.org/etext/132 Sun Tsu, The Art of War] translated by Lionel Giles, 1910, format HTML and TXT
 
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