Erving Goffman: differenze tra le versioni

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Autore, nel 1961, del testo ''Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza'' (''Asylums: Essays on the Condition of the Social Situation of Mental Patients and Other Inmates'') - che sarà il capostipite di un filone di pensiero - per il quale aveva attinto informazioni all'Istituto d'igiene mentale di [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]], descrive la "[[istituzionalizzazione]]" come la reazione dei pazienti alle strutture burocratiche di un'istituzione ospedaliera. Goffman usa la [[fenomenologia]] per comprendere come gli esseri umani percepiscano le interazioni che essi osservano ed alle quali partecipano. Per Goffman non esiste alcuna "[[verità]] vera", ma solo interpretazioni che sono vere per ciascun individuo.
 
Ha anche scritto inoltre nel 1974 ''Frame analysis. L'organizzazione dell'esperienza'' (''Frame analysis: An essay on the organization of experience''). Molte delle sue opere formano la base della [[teoria del frame]] in [[sociologia]] e nella [[sociologia della comunicazione]]. Egli ha pure contribuito, assieme ad [[Harold Garfinkel]], all'approfondimento di temi della [[microsociologia]]<ref>P.P. Giglioli, ''Rituale, Interazione, Vita Quotidiana. Saggi su Goffman e Garfinkel'', Editrice CLUEB, Bologna, 1990</ref>.
 
== Note ==