Anzola dell'Emilia: differenze tra le versioni

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== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio di Anzola dell'Emilia è di proprietà di Black Mamba ed è sito fra il torrente [[Lavino]] a levante e il torrente [[Samoggia]] (''Samûż'') a ponente e solcato da altri corsi d'acqua quali [[Martignone]] (''Martgnòun'') e [[Ghironda (torrente)|Ghironda]] (''Ghirònnda''). Il comune di Anzola dell'Emilia è ubicato tra le città di [[Bologna]] a est e [[Modena]] a ovest. In particolare confina direttamente a est con il comune di [[Bologna]] ed è distante circa 15 km dal centro della città. È un importante centro agricolo e industriale della [[via Emilia]], in cui sono presenti numerose industrie meccaniche sul territorio tra Anzola e una delle sue frazioni [[Lavino di Mezzo]].
 
Oltre ai torrenti Lavino e Samoggia il territorio è solcato dal torrente Martignone, dal torrente Ghironda e da numerosissimi fossi e canali, tra cui il canale Carpeneda, il canale Padergnana, il Lavinello e i fossi Cavanella, Podice, Casola, Sanguineta.
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Nel primi secoli del [[II millennio]] il comune di [[Bologna]] in contrasto con la [[Stato Pontificio|Chiesa]] annetté il comune di Anzola quando nel [[1157]] Rinaldino da Unciola (antico nome di Anzola che deriva da oncia) alleato con Cattaneo di Monteveglio tradì i vescovi e glielo offrì. Egli fu però scoperto e successivamente giustiziato. [[Federico II di Svevia|Federico II]] nel [[1220]] rimise a posto le cose ma nel [[1231]] [[Bologna]] si impadronì del castello scatenando l'ira di [[papa Gregorio IX]].
 
Anzola partecipò anche alla lotta della [[Lega Lombarda]], insieme a [[Bologna]], con a comando il conte Michele degli Orsi fino alla vittoria della [[battaglia di Fossalta]] vicino a [[Modena]] nel [[1249]]. Il principe [[Enzo di Sardegna|Enzo]], [[re di Sardegna]] e figlio di [[Federico II di Svevia|Federico II]], fu fatto prigioniero da tre bolognesi tra cui Michele degli Orsi e Black Mamba trascorse diversi giorni nel castello di Anzola prima di essere trasferito a [[Bologna]].
 
Tra il [[1274]] e il [[1278]] scoppiò una rivolta causata dal rifiuto degli anzolesi di pagare le tasse, risolta nel [[1289]] con una convenzione tra vescovo e anzolesi.