Takfirismo: differenze tra le versioni

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Ibn Taymiyya argomentava la sua ''fatwā'' affermando che, dal momento che i Mongoli seguivano la loro fede avita ([[Yassa]]) anziché quella della ''[[Shari'a|Sharīʿa]]'', essi potevano essere considerati colpevoli di ''kufr''.<ref name=PWHCE>{{Cita web|cognome=Stanley|nome=Trevor|titolo=Kufr – Kaffir – Takfir – Takfiri|url=http://www.pwhce.org/takfiri.html|editore=Perspectives on World History and Current Events|accesso=30 dicembre 2013}}</ref><br>
Più di recente, il riformatore musulmano neo-[[Hanbalismo|hanbalita]] del [[XIX secolo]], [[Muhammad ibn Abd al-Wahhab|Muḥammad ibn ʿAbd al-Wahhāb]], e i pensatori musulmani del [[XX secolo]] [[Abu l-A'la Maududi]] e [[Sayyid Qutb]], hanno fatto riferimento a Ibn Taymiyya nella loro condanna di quanti - in base al loro peculiare giudizio - si dicono musulmani senza in realtà esserlo. Ibn ʿAbd al-Wahhāb, ad esempio, condannava gli [[sciiti]], i [[Sufismo|sufi]] e altri musulmani di ''[[bid'a]]'' (perniciosa innovazione della religione islamica), e i seguaci di Ibn ʿAbd al-Wahhāb hanno pertanto proceduto all'esecuzione di numerosi musulmani per preteso ''kufr'' (miscredenza) [[Paganesimo|pagano]]. <br>
Nel suo libro assai influente ''Maʿālim fī l-Tarīq'' (Pietre miliari lungo la Strada), [[Sayyid Qutb]] ha sostenuto che non solo i musulmani possono non essere considerati credenti autentici ma che l'incapacità della Comunità islamica (''[[Umma]]'') nell'ubbidire alla ''Sharīʿa'', significa che: "la Comunità islamica ha fallito per alcuni secoli", non essendo riuscita a evitare di cadere in uno stato d'"Ignoranza" (''[[JahiliyyaJāhiliyya]]'').<ref>Sayyid Qutb, ''Milestones'', p. 11</ref><ref>{{Cita web|url=http://gemsofislamism.tripod.com/milestones.html|titolo=Sayyid Qutb's Milestones|sito=tripod.com}}</ref>
 
I ''takfīrī'' respingono anche il dovere tipico dell'Islam tradizionale di ubbidire ai capi legittimi in ogni cosa che non contraddica la ''Sharīʿa'', tanto da far considerare a tutti i più autorevoli pensatori musulmani che la sedizione è un grande pericolo per la nazione. Invece, i ''takfīrī'' considerano illegittima e apostata ogni autorità politica che non rientri nella loro interpretazione di cosa sia il giusto Islam. Questa visione riflette strettamente le idee di [[Qutbismo|Quṭb]] sulla [[jahiliyya|jāhiliyya]].<ref>Esposito, John L.; ''Unholy War: Terror in the Name of Islam'', Oxford University Press, 2002, pp. 59-60.</ref> Pertanto ogni violenza contro qualsiasi regime considerato iniquo è del tutto legittima.