Ibn Hajar al-'Asqalani: differenze tra le versioni

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|Attività = giurista
|Nazionalità = arabo
|PostNazionalità = [[Sciafeismo|sciafeita]]<ref name="scienceofhadith">{{Cita web|url=http://www.usc.edu/dept/MSA/fundamentals/hadithsunnah/scienceofhadith/asa3.html |titolo=USC-MSA Compendium of Muslim Texts |editore=Usc.edu |data= |accesso=21 marzo 2010}}</ref>, grandemente famoso per la sua profonda conoscenza in materia di ''[[ḥadīthʾaḥādīth]]'' e di loro trasmettitori
}}
 
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Il ''[[Hafiz|ḥāfiẓ]]'' Ibn Ḥajar era figlio dello studioso e poeta [[Sciafeismo|sciafeita]] Nūr al-Dīn ʿAlī. Entrambi i suoi genitori morirono nel periodo della sua infanzia ed egli e sua sorella Sitt al-Rakb, passarono sotto la tutela del fratello della prima moglie del padre, Zākī al-Dīn al-Kharrūbī, che avviò Ibn Ḥajar agli studi coranici quando aveva cinque anni. Egli dimostrò subito grande talento imparando a memoria la ''[[sura]]t Maryam'' (la n. 19) in un solo giorno, e progredendo con la memorizzazione del [[Corano]] (che gli procurerà l'appellativo grandemente onorifico di ''[[hafiz|ḥāfiẓ]]'') e poi della versione ridotta dell'opera di Ibn al-Hajib sui fondamenti dei [[fiqh]].
 
All'età di dodici anni accompagnò al-Kharrūbī alla [[Mecca]], e già allora era capace di dirigere le preghiere del [[Tarawih]] durante il [[Ramadan]]. Quando il suo tutore morì nel 1386, l'educazione di Ibn Hajar in Egitto proseguì sotto lo studioso di ''ḥadīthʾaḥādīth'', Shams al-Dīn ibn al-Qattān, che lo indirizzò ai corsi tenuti da al-Bulqini (m. 1404) e Ibn al-Mulaqqin (m. 1402) sul [[fiqh]] del [[madhhab]] [[Sciafeismo|sciafeita]] e da [[Abd al-Rahim ibn al-Husayn al-'Iraqi|ʿAbd al-Raḥīm b. al-Ḥusayn al-ʿIrāqī]] (m. 1404) sui ''ḥadīthʾaḥādīth'', dopo di che si trasferì a [[Damasco]] e poi a [[Gerusalemme]] per studiare con Shams al-Dīn al-Qalqashandī (m. 1407), Badr al-Dīn al-Balisī (m. 1401) e Fāṭima bint al-Manja al-Tanūkhiyya (m. 1401). Dopo un'altra visita alla [[Mecca]], a [[Medina]] e nello [[Yemen]], ritornò in [[Egitto]].
 
[[Al-Suyuti|Suyūṭī]] disse: "Si dice che bevesse l'acqua di [[Zemzem]] al fine di raggiungere il livello di [[al-Dhahabi]] nella memorizzazione, che egli riuscì ad acquisire superando lo stesso maestro".<ref>''Dhayl Ṭabaqāt al-Ḥuffāẓ'', p. 251.</ref>
 
Nel 1397, all'età di venticinque anni, sposò Anas Khātūn, che era un'esperta di ''ḥadīthʾaḥādīth'', avendo ottenuto la ''[[ijaza|ijāza]]'' (autorizzazione a diffondere l'insegnamento del proprio Maestro) da ʿAbd al-Raḥīm b. al-Ḥusayn al-ʿIrāqī. Ella teneva celebri letture pubbliche alle quali assistevano intere folle di ''[[ʿulamāʾ]]'', compreso [[al-Sakhawi]].
 
Ibn Ḥajar venne nominato giudice capo d'Egitto ([[Qadi|Qāḍī]]) per diverso tempo.
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==Opere==
Ibn Ḥajar scrisse più di cinquanta opere in materia di ''ḥadīthʾaḥādīth'', terminologia dei ''ḥadīthʾaḥādīth'', valutazioni biografiche, storia, [[tafsir|esegesi coranica]], poesia e [[fiqh|giurisprudenza]] [[Sciafeismo|sciafeita]].
 
*''[[Fath al-Bari]]'' – considerato il commento più importante ed affidabile del ''Jāmiʿ al-Ṣaḥīḥ'' di al-[[Bukhari]]. Nel 1414, Ibn Ḥajar iniziò la monumentale opera di collazione dei lavori del [[Sahih al-Bukhari|''Ṣaḥīḥ'' di Bukhārī]]. [[Ibn Rajab]] aveva iniziato a scrivere un grandioso commento sul medesimo lavoro di Bukhari negli [[anni 1390]] dandogli il titolo di ''[[Fath al-Bari]]'' e Ibn Ḥajar decise di dare lo stesso titolo alla sua opera, che divenne presto la più importante sui commenti all'opera principale di [[Sunna]]. Quando terminò, nel dicembre 1428 ([[Rajab]] 842 [[Egira|E.]]), venne tenuta una celebrazione vicino al Cairo, alla quale presero parte ''ulamāʾ'', giudici e personalità egiziane di primo piano. Ibn Hajar lesse le pagine finali della sua opera, dopo di che alcuni poeti recitarono elegie e vennero distribuiti vasi d'oro. Essa fu, secondo lo storico Ibn Iyās (m. 930 E.) "la più grande celebrazione dell'epoca in [[Egitto]]".
*''al-Durar al-Kāmina'' – dizionario biografico dei personaggi principali dell'[[VIII secolo]].
*''[[Al-Kamal fi Asma' al-Rijal|Tahdhīb al-Tahdhīb]]'' – un sunto del ''Tahdhīb al-Kamāl'', l'enciclopedia di narratori di ''ḥadīthʾaḥādīth'' di [[Yusuf ibn Abd al-Rahman al-Mizzi]]
*''Taqrīb al-Tahdhīb'' – sunto del ''Tahdhīb al-Tahdhīb.''
*''Ta'jīl al-Manfa'a'' – biografie dei narratori di ''Musnad'' dei quattro Imam, non presenti nel ''Tahdhīb''.
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:-- Beirut, Dār al-kutub al-ʿilmiyya, 8 voll. + Indici (ripr. dell'originale stampato a Calcutta nel 1853).
*[[Ibn al-Athir|Ibn al-Athīr]], ''Usd al-ghāba fī maʿrifat al-ṣaḥāba'', 7 voll., Muḥammad Ibrāhīm al-Bannā, Muḥammad Aḥmad ‘Ashūr, Maḥmūd al-Wahhāb Fā'id (eds.), [[Il Cairo]], Kitāb al-Shaʿb, 1393/1973, IV, p.&nbsp;35, n. 4531 e VI, p.&nbsp;642, n. 6390
*''[[Bulugh al-Maram|Bulugh al-Maram min adillat al-aḥkām]]'' – sui ''ḥadīthʾaḥādīth'' usati nel ''[[fiqh]]'' di al-Shafi'i.
*''Natāʾij al-afkār fī takhrīj aḥādīth al-adhkār''
*''Lisān al-Mīzān'' – una revisione del ''Mīzān al-I'tidāl'' di [[al-Dhahabi]].
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*''Nukhbat al-Fikar'' assieme alla spiegazione del ''Nuzhah al-Nathr'' sulla terminologia dei ''hadīth''
*''al-Nukat 'ala Kitāb ibn al-Salāh'' – commenti su ''Muqaddima'' di Ibn al-Salāh
*''al-Qawl al-Musaddad fi Musnad Ahmad'' una discussione sull'autenticità dei [[ḥadīthʾaḥādīth]] sul ''Musnad'' di Ahmad
*''Silsilat al-Dhahab''
*''Ta`rif Ahl al-Taqdis bi Maratib al-Mawsufin bi al-Tadlis''