Il termine '''imāmimàm'''<ref>Nei testi italiani più vecchi si può trovare '''imano''' ({{Sabatini-Coletti|iman}}), a causa dell'ancor oggi frequente equivoco con la parola [[Lingua araba|araba]] ''īmān'', che significa invece "fede".</ref> (pronuncia ''imàm'', dall'[[Lingua araba|arabo]] <big>'''إمام'''</big>, '''imām'''</big>, che fa riferimento a una radice lessicale che indica lo "stare davanti" e, quindi, "essere guida"), può indicare tanto una preclara guida morale o spirituale (ed è questo l'uso che per lo più se ne fa in ambiente politico) quanto un semplice devoto [[musulmano]] che sia particolarmente esperto nei movimenti rituali obbligatori della preghiera canonica ''[[salāt|salāt]]''. Costui si pone davanti agli oranti, dando modo ad essi di correggere eventuali errori nei movimenti che comporterebbero l'invalidità della ''salāt''.
Da un punto di vista strettamente religioso il termine ''Imàm'' indica una "Guida spirituale" e per questo è lecito usarla per i capi di movimenti politico-religiosi, come [[Khomeini]].