Guerra di Padova: differenze tra le versioni

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== Il conflitto ==
 
Venezia nominò quindi ''Capitano Generale'' dell'[[esercito veneziano|esercito campale]] il [[Pesaro|pesarese]] [[Pandolfo Malatesta]], provvedendo al contempo a fortificare le lagune e le foci dei fiumi, che costituivano la principale via d'accesso dall'entroterra. L'esercito venne raccolto facendo ampio ricorso ai più famosi [[capitano di ventura|capitani di ventura]] del tempo: [[Paolo Savelli]], [[Taddeo del Verme]], [[Obizzo Dada Polenta]], Signore di [[Ravenna]], e altri, mentre una piccola flottiglia fluviale, al comando del [[patriziato veneziano|patrizio]] [[Marco Grimani (guerra di Padova)|Marco Grimani]], doveva sostenere le operazioni di terra.
 
Nonostante la rapida conquista della fortezza di [[Gambarare]], porta d'accesso al Padovano, la costruzione di un [[vallo]] difensivo da parte dei Carraresi sbarrò ugualmente il passo ai Veneziani. A quel punto il [[Marchese di Ferrara]] [[Niccolò d'Este]] ne approfittò per rioccupare il [[Polesine]], che Venezia teneva a pegno d'un debito da lui contratto con la Repubblica, cui si erano frattanto alleati i [[Gonzaga]] di [[Mantova]].<br />