Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà: differenze tra le versioni

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Segue un capitolato di XV voci che individua nel dettaglio e pienamente responsabilizza le figure preposte agli atti amministrativi, alla sorveglianza a alle mansioni per il corretto funzionamento della struttura ospedaliera tutto ciò in data 7 ottobre 1635
 
Nel 1725 [[Papa Benedetto XIII]] accorpò l'ospizio all'[[Arcispedale di Santo Spirito in Saxia|arcispedale di Santo Spirito]] ed il trasferimento a [[via della Lungara]], allora ben lontana dal centro della città: l'isolamento del pazzo dal contesto sociale cominciò a richiederne anche l'isolamento fisico dalla società civile.<ref name="Pall1">Tagliacozzi, Pallotta, ''Scene da un manicomio. Storia e storie del Santa Maria della Pietà'', op. cit., p.16</ref>. L'isolamento ed il numero sempre maggiore di ricoverati portarono ad un periodo di decadenza dell'ospedale. Nei secoli successivi seguirono numerosi dibattiti, provvedimenti per il risanamento, nuovi regolamenti e visite apostoliche che videro annettersi alla struttura principale anche [[Villa Barberini]], per i degenti più facoltosi, e [[Villa Gabrielli]] sul [[Gianicolo]]. Con l'Unità d'Italia Il Santa Maria della Pietà venne riconosciuto come [[Opera Pia]], mentre dal 1907 la sua amministrazione fu affidata completamente alla Provincia.
 
Nel 1909 per iniziativa del senatore [[Alberto Cencelli]] sulla collina di Monte Mario (località S. Onofrio) cominciarono i lavori per il nuovo ospedale psichiatrico progettato da [[Edgardo Negri]] e [[Eugenio Chiesa]] e denominato ''Manicomio Provinciale di Santa Maria della Pietà'' che cominciò a funzionare il 28 luglio 1913 e fu inaugurato ufficialmente da [[Vittorio Emanuele III]] il 31 maggio 1914.<ref name="Pompeo"/>