Scuola (Venezia): differenze tra le versioni

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==I tipi e le funzioni delle Scuole==
Molte Scuole riunivano associazioni di lavoratori stranieri a Venezia: [[Scuola degli Albanesi|Albanesi]], [[Scuola degli Schiavoni|Schiavoni]], [[Bergamaschi]], [[Greci]] e di altre provenienze, fornendo alla comunità straniera assistenza economica, avviamento al lavoro, aiuti spirituali e materiali nei momenti difficili dell'esistenza. Fra le Scuole di stranieri arrivate fino ai giorni nostri, spicca la [[Scuola Dalmata]], per la completezza e il buono stato di conservazione dell'impianto originario cinquecentesco del piano terra e per la presenza delle ''Storie dei Santi Giorgio, Gerolamo e Trifone'' e di due ''Storie Evangeliche'' dipinte da [[Vittore Carpaccio]].
 
Le più numerose erano Scuole che riunivano gruppi di artigiani in base alla professione svolta. In tal caso la ''mariegola'' costituiva anche una sorta di [[albo professionale]]. È questo il caso, fra le altre, delle Scuole dei Calegheri ([[Calzolaio|calzolai]]), dei Battiloro ([[Orafo|orafi]]), dei Mureri ([[Muratore|muratori]]).
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Queste operazioni non facevano che aumentarne il prestigio anche negli strati più alti della società veneziana tanto che in alcuni momenti di crisi le Scuole dei Battuti ebbero un ruolo fondamentale nel reperire i fondi per sostenere lo sforzo bellico della [[Serenissima]].
 
Alla [[caduta della Repubblica di Venezia]], si elencavano nove Scuole Grandi:
* [[Scuola Grande di Santa Maria della Carità]], istituita nel [[1260]];
* [[Scuola Grande di San Marco]], istituita nel [[1261]];